Mentre si cerca un’intesa per il rimpasto, le opposizioni si scatenano con volantini e manifesti. In campo soprattutto Liberi cittadini e Movimento Cinque Stelle. L’Udc disponibile a trattare?
Seconda seduta deserta per il Consiglio comunale caivanese per la mancanza del numero legale. Un indice di insofferenza nella maggioranza che la dice lunga sulla capacità e la possibilità di governo della città. Nella riunione dell’8 febbraio mancava anche l’opposizione tranne l’Udc che, si dice, stia fiancheggiando la maggioranza guidata da Monopoli anche se non ci sono dichiarazioni e atti ufficiali. Il sindaco Monopoli eletto lo scorso giugno con uno schieramento di centrodestra, già a Natale, dopo pochi mesi dall’elezione, ha cominciato ad andar in sofferenza perdendo pezzi per strada con le dimissioni di alcuni Assessori, ultime, in ordine di tempo, quelle del vicesindaco Bellastella, ma anche con le tante polemiche interne, soprattutto in Forza Italia. Si sta cercando una soluzione per superrare questa crisi e affrontare le problematiche urgenti sul tappeto che ha un comune come Caivano da tempo e che rendono la vita difficile ai cittadini. Un incontro in tal senso si è svolto l’altra sera a casa del sindaco Monopoli con la maggioranza. Hanno partecipato i segretari, capigruppo e anche alcuni Consiglieri. Solo alcuni perché secondo quando si dice di sarebbero alcuni non particolarmente graditi. Viste le difficoltà per comporre una nuova Giunta sembra che il primo cittadino Simone Monopoli abbia proposto una giunta tecnica per un anno per uscire dallo stallo in cui si trova adesso l’attuale Amministrazione comunale, seguendo l’esempio del sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, che, nell’impossibilità di trovare una giunta politica, ha nominato tutti tecnici. Una soluzione che però non sembra abbia molti consensi. Molti i veti sui possibili nomi per ricoprire il ruolo di Assessori posti da alcuni Consiglieri per le pretese di più gruppi politici. Intanto Forza Italia martedì scorso ha affisso un manifesto in cui fa conoscere ai cittadini l’espletamento di una gara europea per il ricovero e mantenimento dei cani randagi facendo risparmiare all’ente 190.000 euro. Una gara, da quanto si legge sul manifesto affisso sui muri della città, espletata sedondo le più rigide norme di osservanza della legge nel rispetto della massima trasparenza e legalità. Un modo per dire ai cittadini che nonostante la crisi politico amministrativa il lavoro nell’interesse della comunità va avanti. L’opposizione, che secondo alcuni non brilla di acume politico, risponde con un altro manifesto a firma del partito ‘Liberi Cittadini’. Anche in questo molti osservatori politici lamentano un’inconsistenza dell’opposizione che si è presentata ai cittadini con un manifesto firmato da una sola sigla politica, segno di una divisione e di mancanza di coesione tra le forze che dovrebbero opporsi a Monopoli e presentare un’alternativa. Il titolo è abbastanza eloquente ‘Monopoli ha fallito’ e si invita il primo cittadino a presentare le dimissioni. Ecco i punti forti messi in evidenza: Promesso l’affidamento entro gennaio 2016 alla nuova ditta per la raccolta dei rifiuti, invece, secondo quando affermano i rappresentanti del partito ‘Liberi Cittadini’, guidato dall’ex assessore Francesco Emione, è stata fatta una nuova proroga alla Buttol per 1,3 milioni di euro. Era stato promesso, si legge ancora nel manifesto, un nuovo affidamento per la mensa scolastica, invece è stata fatta ancora una nuova proroga per 220.000 euro. Infine si fanno accuse pesanti. Secondo sempre Emione e company era stata promessa la fine del clientelismo, invece sarebbero stato nominato presidente dell’Oiv, l’avvocato personale del sindaco che cura anche la causa che sta conducendo contro l’Asl. E non è finita, è stato concesso un incarico ad un legale fuori albo, parente di un Consigliere comunale di Afragola. Un fiume in piena di accuse rivolte all’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Monopoli: “Si concede la fornitura di telecamere al marito dell’assessore al bilancio e si concedono lavori pubblici a ditte ‘segnalate’ da Consiglieri o a parenti degli stessi”. E si conclude nel manifesto dicendo che la Commissione parlamentare sta indagando, dopo una richiesta del partito del Sindaco, facendo riferimento alla richiesta, poche settimane dopo l’insediamento di “maggiore trasparenza nell’affidamento di incarichi e appalti”. Calca la mano anche il Movimento Cinque stelle che pur non avendo rappresentanti nel Consiglio comunale è molto attivo e settimanalmente ha un gazebo sul corso principale di Caivano durante le ore di isola pedonale. Con interventi di parlamentari e delegati nazionali. Negli ultimi giorni hanno pubblicato un manifesto in cui attaccano duramente maggioranza e opposizione: “In poco tempo, poco più di sette mesi dall’insediamento, si sono rivelati tutti per quello che realmente sono e la cosa deprimente è che non fanno nulla neanche per nasconderlo, Sindaco, Assessori e Consiglieri, ma fortunatamente i cittadini caivanesi non sono stupidi e capiscono facilmente che l’attuale Amministrazione col suo gioco di scaricare le colpe sulle precedenti Amministrazioni, col suo autocelebrarsi come innovazione e cambiamento è fallita o forse non è mai esistita…Dietro lo slogan #tuttunaltrastoria (riferendosi allo slogan usato dalla coalizione usato in campagna elettorale dalla coalizione del sindaco Monopoli) si nasconde una politica fatta di clientelismo e sopraffazione di voti di scambio, di sporche promesse mai mantenute, di sete di potere ma soprattutto di elementi incompetenti e sprovveduti… L’opposizione, dal canto suo, non ha mai fatto nulla per cui essere degnamente definita opposizione a dimostrazione di come questa situazione di stallo fa comodo prima a loro e non solo, l’attuale opposizione spera in un rimpasto troppo azzardato che finisca per far cadere il governo a Caivano per poi non perdere tempo ad alternarsi al comando usando gli stessi mezzi come si è sempre fatto negli ultimi decenni” Un clima molto acceso, quindi, e le prossime settimane non promettono nulla di nuovo che possa rasserenare gli animi. Staremo a vedere.
(di Mimmo De Simone – fonte Cogito n° 384 )