Frattamaggiore. ZTL di sabato e corso vuoto: i commercianti chiudono le luci per protestare

fratta commercio 2Manifesto funebre dei commercianti distribuito come volantino di protesta

La sperimentazione della ZTL sul corso cittadino allargata anche al sabato pomeriggio sta provocando non pochi malcontenti tra i commercianti che ieri hanno chiuso le luci delle vetrine per protestare. Una protesta che non è stata notata quasi da nessuno oltre ai pochi addetti ai lavori ed ai commercianti. Il corso cittadino era praticamente vuoto, complice il freddo ma anche il lungo serpentone di auto che si è formato intorno alla città e che ha portato molti non residenti a Frattamaggiore a fare dietro front e scegliere altre mete per la loro passeggiata e per il loro shopping. I commercianti hanno anche prodotto un volantino che richiama i manifesti funebri (ve lo proponiamo di seguito in una foto).manigesto commercio Intanto l’amministrazione va avanti con la sperimentazione, dopo gennaio, febbraio anche marzo anche se i commercianti denunciano la situazione disastrosa per le loro casse. Ormai è scontro diretto e un folto gruppo di commercianti cerca di organizzarsi per rendere la protesta sempre più imbarazzante per l’amministrazione. “Il commercio al centro di Frattamaggiore è la prima attività produttiva del territorio, l’amministrazione non puo’ non tenere conto delle nostre esigenze, paghiamo tasse molto alte per avere un servizio che non è degno di una città d’arte così come è scritto sui cartelli all’ingresso della città” questo è il grido dei commercianti che uniti pensano di rendere ancora piu’ visibile la battaglia. “Dovremmo essere una risorsa per la città ed invece nonostante il fallimento è sotto gli occhi di tutti, traffico in tilt, corso cittadino e negozi vuoti si insiste con una sperimentazione senza senso, senza organizzazione e soprattutto senza contenuti” continuano agguerriti i commercianti. Oggi abbiamo prodotto un volantino e spento le luci per protestare ma non ci fermeremo qui’, chiederemo un referendum popolare per consultare veramente i cittadini su cosa vogliano e come lo vogliono. Altrimenti non ci resterà che chiudere i nostri negozi visto che oltre la crisi anche l’amministrazione continua a remare contro”