Riforma magistratura 2016: Addio ai Giudici di Pace. Arrivano i GOP, cosa cambia?

L’associazione Forense di Afragola chiama a raccolta: domani, 14 maggio a partire dalle 16, assemblea straordinaria presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Afragola

martina300di Martina Di Micco – Convocata l’Assemblea Straordinaria Sabato 14 maggio ore 16:00 presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Afragola, dall’associazione Forense di Afragola che invita i sigg. Sindaci del Comuni di Afragola Caivano e Cardito e il sig. Giudice Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace, per l’assetto personale Giudice di Pace e soluzione delle criticità. Cogliamo l’occasione per informare i cittadini che con Legge delega 28 aprile 2016, n. 57 ([1]), è stata definitivamente approvata la riforma della magistratura onoraria.
I giudici di pace e i viceprocuratori onorari attualmente in servizio decadranno entro il 31 maggio. Per loro sono previste novità sul piano dell’ordinamento e delle competenze.
Cade la distinzione tra giudici di pace e giudici onorari di tribunale, ci sarà un’unica figura di giudice onorario, denominato “giudice onorario di pace” (gop), inserito in un solo ufficio giudiziario. La durata dell’incarico è stabilita in quattro anni, rinnovabile per una sola volta.
Aumentano le competenze dei giudici onorari. Sul fronte civile, al gop saranno attribuite le cause condominiali, i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose in possesso di terzi e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione. La competenza per valore viene estesa fino a 30mila euro e per gli incidenti stradali fino a 50mila euro. Il giudice di pace avrà poi la possibilità di decidere, secondo equità, tutte le cause di valore fino a 50mila euro. Sul piano della competenza penale, saranno attribuite nuove fattispecie di reato quali minaccia (salvo vi siano aggravanti) e furto perseguibile a querela, abbandono di animali e contravvenzioni riguardanti animali o specie vegetali protette, commercio e vendita di fitofarmaci e rifiuto di fornire le generalità alle forze dell’ordine.
Gli avvocati, alla luce delle allargate competenze, chiedono allora a gran voce che la politica risponda alle esigenze della collettività e che ognuno si preoccupi di non abbandonare questi territori. I Comuni sono chiamati oggi più che mai a dare conto ai cittadini e a tutti gli operatori del diritto del futuro di questi presidi e baluardi di legalità investendo risorse umane e materiali.