Dopo la rimozione dei rifiuti nei pressi del campo rom a Casoria, fioccano le polemiche

I cittadini lamentano la carenza di sorveglianza e che in città “si interviene solo quando ci scappa il morto”

Cumuli di spazzatura ammassati in strada, un campo Rom abusivo totalmente abbandonato dalle istituzioni, centinaia di sacchi neri e altra “robaccia” rilasciati dall’accampamento, ormai “lasciato al suo destino”, che per anni non sono mai stati rimossi. Questo per lungo tempo ha rappresentato un vero e proprio “neo” proprio nel mezzo di uno dei territori più frequentati in Casoria, quello della circumvallazione pullulante di punti commerciali e aree di ristoro. Per “decenni” i governi che si sono susseguiti hanno fatto il “passamano” e nessuno si è preoccupato quantomeno di provvedere alla manutenzione dell’accampamento o di rimuovere i quintali di mondezza disseminati per strada e ormai putrefatti dal sole e dagli agenti atmosferici. Proprio giorni fa, finalmente, la svolta: dopo anni di promesse si è provveduto a rimuovere il tutto, la spazzatura e il marciume ad essa annessa, rendendo l’intera zona quanto meno”accettabile”. La bonifica dell’area adiacente all’ex euromercato dunque, con la rimozione dei rifiuti voluta, finalmente, dal commissario prefettizio di Casoria Riccio, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutta la cittadinanza e non solo: non dimentichiamocispazzaturache i miasmi di questa spazzatura accumulata da anni, venivano costantemente inalati da tutta la popolazione e circondario. Finalmente  i casoriani e non solo, potranno tornare a “respirare”; la situazione almeno al momento, è stata, come si dice in città, tamponata… Eppure sono tante le polemiche che s’aggirano a tutt’oggi. C’è chi sostiene e non a torto, che questa operazione andava svolta “tanti mesi prima” che come al solito ognuno scarica la responsabilità sull’altro e che, prima di agire, si aspetta sempre che qualcuno si ammali o resti gravemente intossicato. Insomma: in Casoria prima dell’ intervento serio, così come lamentano i cittadini,”occorre prima che ci scappi il morto”. Inoltre ci si lamenta della totale assenzacampo rom di vigili ambientali, telecamere anche mobili, in modo tale che in futuro si estirpino alla radice simili comportamenti (c’è chi sostiene che qualcuno si è addirittura “divertito”  visto quello che c’era, a gettare anche i sacchetti di casa proprio in quell’area). “Inutile scaricare la colpa su un’amministrazione o su un’altra – ha dichiarato qualche casoriano infuriato- certo siamo contenti di questo intervento, ma se ci fossero state da subito misure di sicurezza per impedire che si cumulassero questi cumuli di spazzatura, la cosa si sarebbe bloccata sul nascere- conclude- possibile che qua si interviene soltanto quando la situazione diventa grave e critica? Che fine fanno le tasse che noi paghiamo?”. Dunque altra sfida per il prossimo sindaco, sarà il tema sicurezza, ambientale e cittadina… Saprà quest’ ultimo degnamente accoglierla? I cittadini si “augurano” di si.