Frattamaggiore Sindaco Del Prete

Frattamaggiore. Dopo il compleanno della giunta tecnica è arrivato il tempo di quella politica

Quasi raggiunto l’accordo tra le forze di maggioranza, dubbi solo sulle due presidenze.

di Massimo Caponetto – Certo il giovane Marco Antonio Del Prete ha dimostrato di essere tenace, silenzioso ed efficace. E’ riuscito ad imporsi come candidato del PD vincendo la spaccatura che si era creata ai tempi di Francesco Russo sindaco. E’ riuscito a spezzare l’asse Grimaldi – Russo – Marrazzo. E’ riuscito a vincere la battaglia che lo ha portato sulla poltrona di Sindaco evitando anche di spaccare il Partito Democratico cittadino. E’ riuscito ad imporre la giunta tecnica che ormai ha compiuto un anno. Insomma il giovane Marco Antonio Del Prete è riuscito a prendere le misure al palazzo municipale ed oggi è saldamente al comando. A dire il vero le misure sono state prese anche al Partito Democratico che nel frattempo ha anche cambiato “corso”, passando dalla storica sede di corso Umberto, a corso Vittorio Emanuele. Certo è finito anche il tempo della giunta tecnica, la politica cittadina e la sua maggioranza chiedono visibilità e la creazione di una giunta a copertura politica. Sono nove le principali caselle politiche da riempire e su almeno sette sembrerebbe che l’accordo ci sia. Al folto Partito Democratico dovrebbero andare 3 assessori, ai Democratici per Frattamaggiore 2, 1 all’UDC e 1 ai Popolari per Frattamaggiore. Insomma la maggioranza, con il giusto equilibrio tra manuale Cencelli ed accordo pre-elettorale sembra abbia quasi raggiunto l’intesa. Qualche indiscrezione, ovviamente tutto da confermare, porterebbe alla conferma di solo due dei sette attuali assessori, quello al Bilancio, Giuseppe Pedersoli e del vicesindaco Giuseppena Maisto. Altre indiscrezioni invece raccontano dell’ingresso del primo dei non eletti del PD Carlo Vitagliano e del primo dei non eletti dei Popolari per Frattamaggiore Gennaro Alborino che cosi porterebbe a 4 su 7 i nomi della rosa di assessori, da scoprire gli altri 3. Qualche problema e qualche tensione invece la stanno creando le due Presidenze, quella del Consiglio Comunale e quella del Consorzio Cimiteriale che sicuramente hanno un peso politico maggiore della giunta di assessori. Da non dimenticare anche la vicenda del capogruppo del PD, passata da Enzo Pellino a Tecla Auletta.