“Il varo della Città Metropolitana di Napoli e i Comuni dell’Area Nord”

Si terrà il prossimo 4 novembre, a partire dalle 17 e 30, nella biblioteca comunale di Afragola il convegno promosso dalla neonata associazione NapoliéNord

Il convegno si interrogherà sulle prospettive di sviluppo dei comuni dell’area nord di Napoli, degli effetti della costituzione dell’Area Metropolitana di Napoli e dell’imminente varo di importanti svincoli viari e infrastrutturali. A
biglietto-nenpromuovere l’iniziativa la neonata associazione NapoliéNord presieduta da Ugo Marani che introdurrà alla discussione dopo i saluti del primo cittadino di Afragola e Presidente dell’Anci Campania Domenico Tuccillo. A svolgere il ruolo di relatori sono stati invitati illustri studiosi dei fenomeni che saranno presi in esame, quali i professori Attilio Belli, urbanista, Amedeo Di Maio, esperto della finanza degli enti locali, Adriano Giannola, presidente della Svimez. A partecipare al convegno sono stati invitati anche i Sindaci dell’area a nord di Napoli

Ecco il manifesto dell’associazione NapoliéNord
logo-nenChi voglia occuparsi oggi della struttura economica e della complessità della stratificazione sociale di una vasta area metropolitana come quella di Napoli, rischia forti pericoli di ridursi all’impotenza. La progressiva desertificazione industriale e l’abbandono di aree storicamente interessate da insediamenti produttivi di grandi e di medie dimensioni, l’esclusione sociale che interessa vasti strati della popolazione e in particolare la componente femminile e quella giovanile, appaiono unanimemente come i connotati di un territorio in cui la vecchia distinzione tra centro e periferia perde qualunque capacità interpretativa.
Ma forse i dati strettamente economici non spiegano per intero la cifra e lo spessore della crisi: quel che appare più grave a coloro che creano l’associazione NapolièNord è l’assenza di fiducia e di prospettiva che permea le collettività locali e la difficoltà di proporre nuove ipotesi di crescita e di sviluppo.
Preoccupa ancor più l’incapacità di essere ascoltati da un personale politico che sempre meno pare rappresentativo dei propri elettori e sempre meno responsabile nei confronti dei mandatari. Non che la colpa sia tutta della classe politica locale o che essa possa ripartirsi senza distinzioni e differenziazioni: ci è chiaro quanto conti l’assenza di politiche territoriali dei governi che si sono succeduti a livello nazionale e quanto questi ultimi abbiano prestato maggiore attenzione ai dettami di istituzioni europee che poco esprimono in termini di solidarietà sociale, di convergenza regionale, di attenzione all’emarginazione.
Comuni quali Arzano, Casandrino, Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Melito, Sant’Antimo, Calvizzano, Giugliano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca, Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casoria, Castello di Cisterna, Crispano, Pomigliano d’Arco hanno vissuto in passato momenti alterni e differenziati di maggiore effervescenza sociale ed economica; oggi sono accomunati dal comune sentire di un ripiegamento che elimina speranze e prospettive per il futuro. Paradossalmente i centri più interessati in passato da una più robusta economia sono oggi quelli che soffrono di più.
NapolièNord sorge dalla consapevolezza di questi problemi, dalla voglia di mutare il pessimismo e la sfiducia in speranza e in possibilità, dall’intento di misurare la classe politica sulla base della risoluzione dei problemi locali, dalla speranza visionaria che affrontare i problemi correttamente costituisca il primo passo per risolverli.

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