Caivano. Caso Fortuna: la mamma non crede agli abusi sessuali

Domenica Guardato lo ha affermato all’udienza del processo dell’omicidio della figlia Fortuna 

“Mia figlia parlava ma non ha mai detto niente a me, alle maestre, alle assistenti sociali. Mi ha solo parlato di bruciori, davanti e andammo dalla dottoressa che mi diede della pomata senza visitarla: io non credo alle violenze sessuali. L’unico errore fatto è stato non nominare un perito quando è stata fatta l’autopsia”, lo ha detto Domenica Guardato, nell’udienza del processo sull’omicidio della figlia, Fortuna Loffredo, lanciata nel vuoto, il 24 giugno 2014, dall’ottavo piano nel parco Verde di Caivanoequivalenza-banner-880