Sindaco Tuccillo, sabato e domenica scorsi si sono svolti i congressi del Pd a livello locale e provinciale. Qual è la sua valutazione?
Al netto del caos che si è prodotto domenica mattina sulla stampa e ai seggi, e per il quale ho già detto in un’intervista al Mattino che il Pd dovrebbe chiedere scusa agli elettori, penso che l’esito sia stato positivo. Giovedì prossimo ci sarà la proclamazione del nuovo segretario provinciale e da lì dovrà ripartire la sfida per una nuova fase del Pd napoletano a livello metropolitano e campano.
E ad Afragola? Qualcuno ha lamentato una scarsa affluenza…
Niente affatto. Quando si apre il giornale la mattina e si legge che il voto è stato rinviato e quando una parte degli iscritti, che avevano presentato una lista alternativa a quella di Zanfardino, la ritirano e boicottano il voto, è chiaro che l’affluenza ne risente. Ciononostante c’è stata una bella partecipazione e soprattutto un bel dibattito sabato pomeriggio. Con interventi tutti qualificati. E, aggiungerei, con una relazione del segretario che ne ha dimostrato la maturazione politica e la forza delle idee.
Cosa pensa del fatto che l’altra lista è stata ritirata?
Il congresso è il momento principe della vita politica di un partito. Il momento in cui la guida del partito diventa contendibile in base alla capacità che i protagonisti dimostrano di sapere aggregare con la persuasione e con le idee. Aspettavo con ansia di ascoltare le idee e le proposte di chi in particolare si è posto in polemica anche con l’operato mio e dell’amministrazione per potermi confrontare. Non ho potuto avere questo piacere.
Come si atteggerà adesso il partito?
Questo sarà compito di Zanfardino, che è una persona che sa ascoltare e costruire. Sarà accompagnato da un direttivo molto rinnovato con presenza di giovani e donne rappresentative del tessuto sociale di Afragola. Chi vorrà partecipare, perché mosso da una volontà genuina di essere parte del nostro cammino, sarà comunque il benvenuto. Ritengo salutare, invece, che il Pd si liberi definitivamente da chi continua a farneticare con esternazioni ossessive e grottesche, che nulla hanno di politico, ma che hanno creato una paralisi nel partito e un danno enorme per la città. E’ da qui che parte quella che un anno fa chiamai la rifondazione del Pd.
Sindaco, nei giorni scorsi alcuni giornali hanno parlato di una sua possibile ricandidatura alla Camera sul collegio di Afragola. Cosa ci dice?
Ho ribadito in diverse sedi che non sono interessato a questa prospettiva. Ho fatto il parlamentare per una fase della mia vita politica. Penso che non possiamo essere buoni tutti per tutte le stagioni. Quella fase per me si è chiusa. E poi in politica, quando non si ricerca una sistemazione personale, valgono le motivazioni, che per me oggi sono quelle legate al governo del territorio.
Allora si ricandida come Sindaco?
È chiaro che dopo aver speso un impegno enorme per bonificare un comune e per porre le basi per una seria prospettiva di sviluppo di una comunità, c’è l’interesse e la motivazione a proseguire un cammino. Ma questo è un discorso che va affrontato nel modo giusto. Anche perché vedo in giro un pullulare di soggetti che con molta disinvoltura si autocandidano a sindaco. La qual cosa mi lascia un tantino sconcertato.
Ma nel corso del congresso del Pd sono venuti diversi inviti a Lei a ricandidarsi a partire dal capogruppo Boccellino.
E’ vero. E ringrazio tutti coloro che hanno espresso questo invito e anzitutto, ovviamente, il capogruppo per l’attestato di stima che mi ha rivolto e che ricambio. Le dirò, a questo proposito, che io appartengo per formazione alla scuola politica di quelli che non si candidano, ma vengono candidati. Perché la candidatura, specie a sindaco, non può essere una pretesa del singolo, ma è già, nel momento in cui nasce, un riconoscimento collettivo.
Quindi cosa farà?
Cercherò di capire qual è la valutazione finale che esprimeranno le forze politiche che hanno costituito la mia maggioranza sull’operato dell’amministrazione, e cercherò, in un tempo congruo, di ascoltare anche la città per verificare il grado di apprezzamento che c’è nei confronti del nostro operato. Se i riscontri saranno positivi, sarò lieto ed onorato di proseguire la sfida che abbiamo portato avanti in questi anni.