Il monumento in onore ai caduti della prima guerra mondiale sito in piazza Cesare Battisti a Caivano nei giorni scorsi è stato oggetto di atti vandalici e trafugato di due sculture in bronzo: la pergamena con la trascrizione di Vittorio Emanuele III e lo stemma del Comune. Un atto gravissimo, basti considerare che l’opera realizzata nel 1925 da Pirolo Torelli, subito dopo la prima Guerra Mondiale, è rimasta come simbolo dei caduti anche del secondo conflitto ed è riconosciuto come un bene culturale del patrimonio italiano.
“Presenterò un’interrogazione per far presente la situazione al Ministero dei Beni Culturali nonché, al di là del singolo atto vandalico, le pessime condizioni in cui è tenuto questo monumento, con murales ed erbacce che crescono ovunque nell’incuria più totale – così Conny Giordano, deputata del Movimento 5 stelle – e la cosa paradossale è che sia situato proprio davanti al Comune sotto gli occhi degli amministratori locali. Una situazione che non è tollerabile dove anziché valorizzare le ricchezze culturali del territorio, essere versano in uno stato di degrado tale da far piangere il cuore”
“Caivano non può e non deve essere conosciuta solo per i problemi della terra dei fuochi, occorrono interventi di valorizzazione di tutti i monumenti ai caduti presenti in Campania come quello a Caivano – continua Luigi Cirillo, consigliere regionale del Movimento 5 stelle e membro della commissione cultura – ho depositato un’interrogazione alla Giunta per chiedere conto di quali programmi di recupero e valorizzazione di tali monumenti siano stati messi in campo al fine di incentivare il turismo in tutte le aree ove essi siano presenti”.
“Lo stato di incuria in cui versa questa zona da la misura di quanto poco abbia fatto la politica in questi anni e per questo abbiamo scelto di mettere nel nostro programma la riqualificazione di questa zona di Caivano – Così Maria Carmina Biglietto, prossima candidata Sindaco di Caivano per il Movimento 5 stelle – pensiamo infatti che possa fungere anche da attrattiva per molti giovani che sono costretti a recarsi nei paesi limitrofi”.