Seconda giornata di Football Leader ospiti Capello, Ranieri e Di Marzio

Oggi, nella seconda giornata di FL2018alle 16, presso il Centro Sportivo Manzoni di Napoli, Fabio Capello, Claudio Ranieri e Gianni Di Marzio hanno tenuto una lezione di tattica con partita finale tra i ragazzi della “Vesuviani Open Onlus” e la scuola calcio SSD Europa.
La Vesuviani Open è un team di giovani guariti dal cancro o ancora in terapia messa in piedi da OPEN (da Oncologia Pediatrica E Neuroblastoma), l’associazione nata nel 2003 per volere di genitori di bambini e adolescenti colpiti dalla malattia e di medici impegnati a combattere queste patologie. Il team, 12 ragazzi dai 14 ai 24 anni in rappresentanza di tutta la Campania (allenati dai volontari Bruno Petrella e Giuseppe Cucarano) rappresentano coloro che si sono dovuti adattare alle cure contro il cancro all’interno di unità di oncologia pediatrica poco adatte a rispondere ai bisogni di adolescenti e giovani adulti.

La “Vesuviani Open” rappresenta non solo un importantissimo messaggio di speranza per chi lotta contro un male spaventoso, ma anche un modello di inclusione e integrazioni per i giovani ancora isolati dalla malattia.
Il match si è concluso con il risultato di 6-2 in favore della SSD Europa.
Per la “Vesuviani Open” sono andati a segno Vittorio, ancora in terapia al reparto oncologico pediatrico di Napoli, e Antonio che è fuori terapia.
Football Leader 2018 è partito ed è affiancato da alcuni importanti sponsor, tra cui Acqua Lete, azienda leader in Italia da sempre legata ad eventi calcistici e 3 store, punto di riferimento campano della telefonia.

 le dichiarazioni di mister Fabio Capello:

“Vedere i ragazzi che hanno battuto le leucemie è la cosa più bella che possa capitare, loro sì che hanno vinto cose ben più importanti della Champions di ieri, altro che Zidane, hanno vinto qualcosa che non vale nemmeno 5-6 Champions di seguito. Un’emozione vederli giocare, pensare soprattutto ai sacrifici delle famiglie, pensare a cosa hanno dovuto sopportare, la speranza è che questa loro Champions sia vinta veramente per sempre.
Il Napoli? Dopo la vittoria di Torino con la Juventus aveva la vittoria in tasca. Purtroppo la vittoria esiste solo quando raggiungi il traguardo. È stato commesso un errore grave, peccato. Bisognava gestire meglio la concentrazione e la voglia di voler vincere, può aver pesato anche la non abitudine a vincere
Ancelotti? L’ho sentito dieci giorni prima che firmasse con il Napoli, non me l’aspettavo. De Laurentiis deve essere stato molto convincente.
Carlo è un allenatore di una caratura internazionale, ha girato e vinto in tutto il mondo e può far crescere il Napoli in ambito internazionale dove quest’anno non ha brillato particolarmente. E questo è stato un errore perché blocca il processo di crescita.
Conosco bene Carlo, è stato un mio calciatore, l’ho visto lavorare e so che riesce a tirar fuori dai calciatori il meglio, riesce ad entrargli dentro, nella testa.
Sono convinto che la Juventus farà cose importanti in sede di mercato,  bisogna vedere cosa farà il Napoli perché serviranno comunque i calciatori per lottare per certi obiettivi. La nazionale di Mancini? Gli faccio un grande in bocca al lupo, spero che riesca a dare una forte personalità alla nazionale e che arrivino subito i risultati così diventa più facile lavorare. Bisogna però dare il tempo a Mancini di lavorare su dei calciatori che indossano una maglia pesante”

Queste le dichiarazioni di Claudio Ranieri:

“Il premio Football Leader alla carriera? Sono onorato e felice di questo importante riconoscimento dei miei colleghi italiani.
Ancelotti al Napoli? Non me lo aspettavo, pensavo che Carlo continuasse la sua carriera all’estero. Mi fa molto piacere, credo che Da Laurentiis abbia messo a segno un colpo magistrale assicurandosi un grandissimo tecnico, che ha vinto dovunque per cui l’eredità di Sarri è in ottime mani.
L’esperienza di Carlo porterà tanto del suo palmares ma è importante quello che è riuscito a costruire il presidente De Laurentiis considerando il bilancio e quanto fatto negli ultimi anni. Complimenti a lui.
Ancelotti come me al Napoli? Quando arrivai all’ombra del Vesuvio dopo che si era vinto tanto e bisognava ricostruire, adesso invece la squadra è in fase di decollo per cui Carlo Ancelotti con la sua esperienza e competenza, insieme all’entusiasmo del pubblico di Napoli, potrà essere un bel campionato.
Ciclo Sarri esaurito? Non posso dirlo, visti i rapporti e come è andata a finire direi proprio di sì.
Testa a testa Napoli – Juventus per la prossima stagione?
Credo che ci possiamo aspettare qualcosa in più dalla Roma e anche dall’Inter.
E speriamo che sia così, per il bene del calcio italiano.
Mondiale senza Italia? Bisogna sapersi rialzare. Come dico sempre ai miei calciatori si può perdere ma conta riuscire a rialzarsi. Bisogna rimboccarsi le maniche”.

Questo invece il pensiero di Gianni Di Marzio:

“L’organizzazione di Football Leader ancora una volta ha evidenziato certi valori che purtroppo stanno sparendo, non se ne trovano più. Devo dire che negli anni precendenti sono sempre stato presente, nonostante i premi ricevuti, perchè queste manifestazioni sono fatte con entusiasmo e fatte veramente bene. Oggi ad un certo punto mi sono dovuto allontanare perchè sul piano emotivo la cosa era molto forte, ho mandato all’avanscoperta Capello e Ranieri con questi ragazzi un po’ sfortunati, speriamo che la ricerca possa fare qualcosa di più per sconfiggere queste malattie maledette.
Sarri e Ancelotti? Sarri è un maestro, a Napoli ha fatto benissimo dopo aver vinto a Empoli. Ancelotti in Italia ha vinto uno scudetto solo in tredici anni, però è un esperto delle Champions e credo che possa fare bene in campo internazionale, è un recordman delle coppe europee. Al Chelsea Sarri potrà far bene ma dobbiamo capire promesso evolverà la situazione di Conte che ha un contratto da 20 milioni di sterline lorde.
Ovviamente Sarri deve capire che se ha giocatori di fantasia e di altissimo livello non può farli giocare come scolaretti, sappiamo bene che i calciatori sono dei venditori di se stessi e sono proprietari veri del prodotto del calcio. Il gioco di Sarri a Napoli è stato di gruppo. Ancelotti invece ha capito questa cosa, ha cambiato tantissimi moduli e ha fatto bene.
Jorginho sostituito con un altro playmaker nel nuovo Napoli di Ancelotti? beh il mister vuole sempre un regista che sappia anche attaccare bene, da quello che ricordo non mi risulta che l’italo-brasiliano abbia mai fatto tanti gol o partecipato tantissimo alla fase offensiva”.