Processo Crescent: inizia il risiko in Regione Campania. Il PD pensa ad un reggente in discontinuità con De Luca

Giorni contati molto probabilmente per il governatore della Campania De Luca e la sua Giunta tecnica. In Regione Campania è già iniziato il Risiko. Nel Pd campano si ragiona sugli scenari futuri in caso di condanna del governatore nel processo Crescent (l’accusa ha chiesto 2 anni e 6 mesi): il verdetto è atteso entro il 20 luglio. In caso di condanna, in osservanza alla Legge Severino il presidente della Regione Campania andrà verso la sospensione dalla carica di governatore.
I due azionisti di maggioranza del Pd, Lello Topo e Mario Casillo, critici per l’operato e le scelte tecniche di giunta, si preparano a raccogliere l’eredità di De Luca in Campania.
In queste ore i contatti tra i due sono fittissimi: colloqui, incontri, telefonate. L’obiettivo è una strategia comune per non farsi trovare spiazzati da un’eventuale condanna del governatore, che lo sospenda a circa 2 anni dal voto.
Il primo nodo da sciogliere sarà la scelta del reggente.
I deluchiani vogliono Fulvio Bonavitacola. Ma Topo, Casillo ed altri esponenti PD vogliono discontinuità con De Luca e la sua giunta, favorito Franco Roberti, il neo-assessore alla Sicurezza. Ma Casillo e Topo puntano ad avere garanzie dall’ex capo dell’Antimafia sul rinnovo della giunta. Nelle stanze del Pd campano l’era De Luca pare appartenere già al passato, troppo tardi la defenestrazione dell’assessore Lepore, che non ha ricucito il rapporto con importanti associazioni di peso in Campania, così il mancato coraggio a cambiare altri assessori poco attenti alla concertazione e che creano fibrillazioni e grattacapi a De Luca e alla maggioranza. Clima surreale che riscalderà l’estate campana.