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Afragola. Presentata ufficialmente la giunta targata Claudio Grillo senza Forza Italia

Frizioni interne al gruppo di Forza Italia costringono Grillo a presentare le nomine ufficiali senza la rappresentanza del partito più votato in città. Lunedì i forzisti, in conferenza stampa, spiegheranno le ragioni dell’appoggio a Grillo momentaneamente senza rappresentanza in giunta.

A dispetto di quanto ci si poteva attendere, la giunta Grillo parte monca di un pezzo importante come la rappresentanza indicata da Forza Italia. Confermate in gran parte le indiscrezioni delle ultime ore, alla firma dei decreti, il sindaco Grillo ha presentato i nomi degli assessori, restando in attesa dell’accordo che sembra essere ancora lontano nelle file del partito azzurro. Intanto i forzisti afragolesi si sono incontrati con Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia in Regione e tra Cesaro e Grillo ci sarebbe stata anche una telefonata prima della firma dei decreti.

Confermati i nomi di Biagio Castaldo, che sarà anche vicesindaco, Camillo Giacco in quota Lega e Giuseppe Affinito per la lista Afragola Civica, oquesto pare senza l’avallo di De Stefano.

Per le quote rosa confermata la presenza in Giunta di Cristina Acri, Sofia Nicoletta Lanzano e dell’architetto Antonella Iovino moglie del ingegner Tremante.

Resta quindi vuota la casella che sino a qualche giorno fa sembrava dover essere occupata da Aniello Baia. Al di là delle dichiarazioni ufficiali pare che all’interno di Forza Italia ci siano attriti che non hanno consentito al sindaco di individuare il nome che avrebbe completato la giunta. C’è da capire se questa scelta sarà causa di una frattura tra il sindaco ed il primo partito in città e se questo dovesse, in qualche modo, interferire sulla scelta del presidente del consiglio che era ricaduta, come giusto che fosse, su Tommaso Bassolino primo eletto nel partito di Forza Italia.

I nominati avranno venti giorni per accettare ufficialmente l’incarico e, quindi, potrebbe ancora cambiare lo scenario che si preannuncia estremamente labile e, perché no, litigioso.