Afragola, amianto nel bene confiscato alla camorra

È stato rinvenuto amianto ad Afragola in zona Masseria Ferraioli, in seguito al rogo di giovedì pomeriggio. Fa specie che il ritrovamento sia stato del tutto frutto della casualità. La zona in questione è compresa tra la strada che costeggia l’asse mediano e i futuri siti per il passaggio della TAV.

Ha denunciare il tutto, i ragazzi che curano gli orti sociali coltivati sul bene confiscato. La Rete di Cittadinanza e Comunità, associazione che da sempre è attiva nella difesa del territorio, il giorno dopo l’incendio, ha trovato decine di pneumatici sistemati in pile, pronti per essere dati alle fiamme. Nei pressi anche amianto sistemato con coperture di plastica già segnalato al Comune di Afragola. Tutto lì a pochi metri dagli orti sociali, nati per far rivivere lo spazio confiscato ai clan.

Ai nostri microfoni, Enzo Tosti, attivista ambientalista e portavoce della Rete di Cittadinanza e Comunità ci ha rilasciato alcune dichiarazioni: “L’amianto trovato all’interno della Masseria era stato già segnalato dal gestore di quei terreni al Comune di Afragola nel 2017, con tanto di pec certificate. Però dal Comune non ci sono state risposte concrete e anzi la zona intorno alla Masseria viene puntualmente presa di mira per sversamenti e roghi di rifiuti. Questi presidi di legalità devono essere difesi dalle istituzioni e non abbandonati. Chiediamo con forza al Comune di Afragola di intervenire, rimuovendo l’amianto che è stato trovato e i rifiuti abbandonati lungo il perimetro della Masseria. Ma sopratutto, chiediamo con forza un controllo constante del territorio contro questi continui, veri e propri, atti d’intimidazione”.