Nairo si prende la vetta più alta del Tour: è suo il Col du Portet

È di Nairo Quintana l’azione decisiva nella tappa sprint del Tour. Il colombiano vince sul Col du Portet

Volto imperscrutabile, freddezza e costanza. Queste le caratteristiche che hanno condotto Nairo Quintana verso “le souvenir Henri Desgrange” di questo Tour. Partito a 15 km dalla fine e, lasciato andare dal gruppo dei migliori, il colombiano ha conquistato la vittoria nella cortissima frazione pirenaica di quest’oggi. Il capitano della Movistar è riuscito a salire con ritmo costante sull’ascesa inedita del Col du Portet, recuperando anche posizioni in classifica.

IN FORMA ROGLIC E DUMOULIN. SALTA CHRIS FROOME 

Alle spalle del corridore sudamericano, abbastanza lontano in generale, si è accesa poi la lotta per le posizioni di vertice. Ad animare la scena, Primoz Roglic e Tom Dumoulin, oggi costantemente all’attacco. Lo sloveno e l’olandese, accortisi delle improvvise difficoltà di Chris Froome, ne hanno approfittato, sollecitando più volte l’andatura. Ai 2km, improvvisa accellerata del capitano della Sunweb, replicata dallo scatto del corridore della Lotto NL Jumbo. I due fanno il vuoto, seguiti dal solo Geraint Thomas.

CAMBIA LA GENERALE. PODIO DI FROOME A RISCHIO

L’improvvisa crisi di Froome mette una seria ipoteca sul successo finale di Thomas. Il gallese ha ora 1’59” su Dumoulin ed 2’31” sull’ultimo vincitore del Tour de France. Il Keniano bianco dovrà anche difendersi per non perdere il podio. Roglic e Quintana sono infatti distanti, rispettivamente, appena 16″ e 59″.  A questo punto, decisive saranno in tal senso la tappa di venerdì e la crono di sabato. A mettere in dubbio, per la Sky, il podio di Chris e la leadership di Geraint, saranno gli attacchi in montagna di Nairo e Primoz e la straordinaria efficacia a cronometro di Dumoulin. Tuttavia, il vincitore del Giro 2017 dovrà rosicchiare qualche cosa in montagna per provare seriamente ad impensierire l’attuale maglia gialla. Non bisogna dimenticare infatti che Thomas è un vero e proprio cronoman e che, di conseguenza, almeno al momento, è possibile asserire che la vittoria della Grande Boucle passi solo ed esclusivamete da lui.