L’Italia riparte dalla Nations League, nuova competizione UEFA. Il monito è puntare sui giovani, affiancandoli ai più esperti
298 giorni dopo Italia – Svezia, la Nazionale affronta un nuovo appuntamento ufficiale: Italia – Polonia di Nations League. Ci si appresta a vivere un nuovo corso in cui mancherà la personalità che ha fatto da chioccia al gruppo azzurro nell’ultimo decennio: Gigi Buffon. La rivoluzione partirà infatti dalla porta con Donnarumma finalmente pronto a prendere il suo posto tra i pali. Il giovane estremo difensore del Milan non sarà l’unica novità. Alcuni cambiamenti riguarderanno anche fasce laterali e centrocampo, mentre in attacco si punterà su alcuni nomi già consolidati.
4-3-3 PER IL TECNICO JESINO
Per questo nuovo stimolante impegno, Mancini si affiderà al tridente offensivo formato da Bernardeschi, Balotelli e Insigne. Sarà il funambolo napoletano a dover illuminare il gioco offensivo italiano, servendo al meglio un SuperMario ancora alla ricerca della piena maturità. Per il ruolo di regista, l’ex allenatore del Manchester City ha scelto Jorginho, vero e proprio metronomo, in questa prima parte di stagione, del Chelsea di Maurizio Sarri. Accanto a lui giocheranno Benassi (3 gol nelle prime 2 di campionato) e Pellegrini, due giovani che andranno a comporre un centrocampo dall’età media piuttosto bassa. In difesa ritornerà la coppia Bonucci – Chiellini, affiancati sulle fasce laterali da Zappacosta e Criscito.
COS’È LA NATIONS LEAGUE?
La Nations League è la nuova competizione ideata dall‘UEFA per sostituire le amichevoli internazionali. È una manifestazione ufficiale suddivisa in leghe a seconda del ranking. L’Italia è inserita nella lega A, una sorta di massimo campionato per nazioni. La stessa Lega A sarà composta da 12 squadre, suddivise in 4 gironi da 3. Le vincenti di ogni girone accederanno alla fase finale del torneo, la quale prevederà delle semifinali e una finale in gara unica. Chi si aggiudicherà la competizione, avrà accesso diretto al prossimo campionato europeo del 2020.