Vittoria per il Centro Antiviolenza di Casalnuovo: prima condanna per stalking, la soddisfazione del Sindaco Pelliccia

Il Sindaco Pelliccia afferma: “Fieri di questo percorso, a breve la prima casa rifugio.”

Vittoria del Centro Antiviolenza di Casalnuovo su stalking e violenza. Coincide a oggi la data di pubblicazione della sentenza contro un uomo, il quale era stato denunciato dalla sua ex compagna per reati di stalking, molestie e calunnie. Due anni fa, la donna casalnuovese si è rivolta al centro antiviolenza comunale dell’ambito territoriale N21: dopo i primi colloqui e le denunce, la donna è stata guidata dalle esperte del centro che l’hanno supportata psicologicamente e legalmente durante tutto il percorso che ha portato come risultato una condanna di dieci mesi per l’uomo.

“Il nostro centro Antiviolenza rappresenta una consolidata eccellenza per il territorio – ha dichiarato il sindaco Massimo Pelliccia – quando la mia amministrazione si è insediata, abbiamo trovato una sola segnalazione agli atti. Con un lavoro di sensibilizzazione ed informazione svolto nei primi mesi, siamo riusciti a far capire alle donne che non sono sole. Oggi l’attività del centro ha consentito di far emergere e contrastare i soprusi subiti da oltre 50 donne: storie di maltrattamenti e violenze, che spesso si ripercuotono anche su minori. Il numero del centro è attivo 24 ore su 24 e le esperte seguono ogni caso con grandissima dedizione. Questa condanna – ha aggiunto il primo cittadino – è un segnale importante per le donne che nel silenzio quotidiano subiscono maltrattamenti; è la prova che non si è soli e che giustizia può essere fatta”.

Soddisfatte per il traguardo raggiunto anche le esperte del centro con sede in via San Marco: “Sono molto felice per l’esito di questo processo, siamo solo all’inizio e andremo avanti con forza – ha dichiarato Nunzia Cerbone, avvocato del centro – spero che questa storia possa rappresentare per le donne vittime di violenza un monito a difendersi e a denunciare vessazioni e soprusi”.

Continua intanto l’impegno dell’amministrazione guidata da Pelliccia. Il consiglio, presentando un progetto sul Pon Legalità, ha ottenuto un finanziamento di un milione e mezzo di euro volto alla realizzazione di una casa rifugio. Questo sarà arricchito anche di consultorio e ludoteca per i bambini, e sarà ubicato all’interno di un bene confiscato ala criminalità organizzata. “Un progetto che ci rende orgogliosi – ha concluso il Sindaco – che a breve consentirà di ospitare quelle donne costrette ad allontanarsi da casa per sfuggire alla spirale di violenza.

Mesi fa, la consigliera di Città Metropolitana Katia Iorio dichiarava: “Speriamo di riuscire ad estendere questa ‘best practice’ anche agli altri comuni della Provincia in modo da creare una rete capillare che condanni la violenza e liberi le donne dall’isolamento”.

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