Dall’emergenza Coronavirus all’emergenza disinformazione: Giustino e Abenante collezionano un’altra denuncia anche oggi. Chiesto l’arresto

Direttore Cerbone: Chiederò alla Procura l’arresto immediato per questi personaggetti, reiterati comportamenti di disinformazione che ledono la mia dignità e quella della mia famiglia. Alla polizia Postale di procedere con l’oscuramento di questi portali di disinformazione e all’Ordine dei Giornalisti di espellerli”

Nostro malgrado dobbiamo tornare a dare visibilità a persone che non la meritano affatto e che con i propri comportamenti stanno inquinando e avvelenando il sistema politico e dell’informazione. Stiamo parlando del duo Giustino/Abenante. Il primo, Gennaro Giustino, consigliere comunale di opposizione che la Procura già vorrebbe arrestare per i noti fatti legati alla sua attività politica nella scorsa legislatura e che anche in questa lo ha visto spesso coinvolto in vicende legate al voto di scambio nelle Salicelle, manovra il secondo, Mario Abenante, responsabile dell’estensione di diversi scritti su di una testata on line che “arranca” nel panorama editoriale dei nostri territori.

Solo ieri il nostro direttore, Maurizio Cerbone, è stato dai Carabinieri di Afragola, dove ha consegnato nelle mani del comandante di stazione, maresciallo Raimondo Semprevivo, l’ennesima denuncia contro questi soggetti, dopo le altre dei mesi scorsi. Il fango e la disinformazione è di casa a questi soggetti, con le varie testate che si sono succedute sul territorio la tecnica è stata sempre la stessa, denigrazione e disinformazione rispetto a chi si opponeva alla loro strada e ai loro affari.

Ma scendiamo nei particolari di questo ennesimo attacco che sottolineando notizie palesemente “false” e raccontando fatti palesamenti “falsi”, tentano di mettere di nuovo sotto pressione, con ricostruzioni artate l’amministrazione ed alcune società di riferimento della famiglia Cerbone, tentando di coinvolgere anche la nostra testata. Si utilizzano notizie assolutamente false per fare ricostruzionI che servono a spargere solo fango. Inutile scendere nei particolari, basti solo citare che gli articoli descritti e le marche descritte non sono mai state vendute al Comune di Afragola, che i prodotti sono altri e che i prezzi di riferimento sono altri, così come specificato nei documenti di vendita e di consegna.

L’igienizzante dell’appalto sotto accusa, regolarmente presente sulla piattaforma del MEPA, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, è stato venduto a 18 euro circa, Amazon lo commercializza allo stesso prezzo anche se non è disponibile per la consegna. Il prodotto ha tutte le caratteristiche previste dalla legge e soprattutto non è quello menzionato negli articoli e nei post di Giustino, Abenante e ci segnalano anche Antonio Auricchio e Giovanni Tuberosa, pronti a raccogliere le dichiarazioni dei loro “compari”.  Palesemente falso anche l’accostamento al sequestro avvenuto a Sant’Antimo. Azioni che saranno prontamente contrastate con denunce che già abbiamo provveduto a scrivere e che domani consegneremo ai Carabinieri, all’Ordine dei Giornalisti e alla Polizia Postale.

“Chiederò alla Procura della Repubblica l’arresto immediato di questi soggetti che da mesi nei miei confronti, da anni nei confronti di tanti altri, spargono menzogne e veleni con comportamenti reiterati e che non possiamo più consentiredichiara Maurizio Cerbone, direttore responsabile di NanoTv e più volte coinvolte nelle squallide manovre di questi soggetti – Mi rivolgerò anche alla Polizia Postale per oscurare immediatamente i portali coinvolti e all’Ordine dei Giornalisti per rinnovare l’invito all’espulsione dall’elenco dei pubblicisti di Abenante e Auricchio” – in chiusura Cerbone aggiunge“Dal punto di vista penale, sicuramente riusciremo ad ottenere risultati positivi, da quello Civile invece, dalle prime indagini sommarie, rileviamo che la società di Abenante è sotto “Procedura fallimentare”, lui già è protestato e il sistema bancario, insieme ad altri gli dà la caccia per riscuotere i crediti. Ci accontenteremo della Mercedes e della Moto di lusso di Giustino per l’eventuale risarcimento del danno, anche se credo che non basteranno”.

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