Indagini stringenti coinvolgono i cosiddetti furbetti del reddito di cittadinanza, indagini che si intensificano col progredire della crisi economica e dell’emergenza sanitaria.

Gli inquirenti hanno infatti scoperto che in questi ultimi mesi di pandemia, i caf locali sono stati praticamente sommersi da richieste di reddito di cittadinanza, molte delle quali proveniente da persone già note alla legge con passato nella criminalità organizzata.

Diversi dunque i procedimenti messi in campo per contrastare il fenomeno, ultimo dei quali nei confronti di un 42enne del napoletano, la cui denuncia ha fatto scattare la revoca del beneficio ed il procedimento di restituzione delle somme, nonchè il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.