Superiori, Flop delle linee Bus: Studenti in rivolta reclamano sicurezza

Scioperi e proteste degli studenti di circa 40 istituti superiori della Campania, dove è ripresa la didattica in presenza al 50 per cento.

A Napoli i liceali dello scientifico Vittorini hanno deciso di non entrare a scuola e si sono dati appuntamento fuori all’istituto. All’esterno del plesso è stato affisso uno striscione che recita:

“Vogliamo certezza, rientro in sicurezza”.

”Non c’è una rivoluzione, sono episodi sporadici ma certamente andremo a vedere, a capire quali sono i motivi per cui alcuni ragazzi non sono rientrati in classe, ma il rientro era necessario”

ha commentato Luisa Franzese, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, nel primo giorno di riapertura delle scuole superiori in Campania e nella città di Napoli in cui gli studenti di alcune scuole hanno scioperato non entrando in classe o non collegandosi in Dad.

“Tutte le indicazioni e le precauzioni che le scuole dovevano seguire per poter riaprire sono state messe in campo – evidenzia Franzese – si devono mantenere le distanze ed è chiaro che la sicurezza è importante. Su questo c’è l’attenzione nostra e della Regione Campania: tutti stanno lavorando facendo ognuno la propria parte per garantire ai ragazzi e al personale la sicurezza del rientro”.

Un ritorno in classe che, ha sottolineato Franzese, ”è il segno di una ripresa di una normalità anche se non è la scuola che i ragazzi hanno lasciato ma è un inizio di ripresa che era necessaria per tutti e soprattutto per i ragazzi che così possono condividere le esperienze scolastiche”.

Flop per le linee dei bus scolastici messi in campo dall’Anm per il rientro in aula degli studenti delle scuole superiori e lunghe file all’ingresso della stazione Piscinola della linea 1 della metropolitana. Così i trasporti a Napoli nel primo giorno di riapertura delle scuole superiori.

Secondo l’Usb “i tanti scioperi studenteschi che si stanno registrando oggi in città sono dovuti anche alle problematiche del sistema trasporti”.

“I ragazzi non si sono fidati del programma di esercizio scolastico su gomma dell’Anm ed hanno disertato la scuola stamattina – dice Marco Sansone – hanno preferito scioperare o muoversi con auto private per garantire la loro sicurezza”. Secondo quanto riferisce il sindacato in ogni bus “potrebbe entrare appena una classe, circa 25 persone viste le norme anti covid che fissano la capienza al 50 per cento”.

“I ragazzi hanno soprattutto capito – evidenzia il sindacalista – che questi fantomatici autobus scolastici, sono tutto, tranne che scolastici perché può accedervi chiunque, da chi va a lavoro a chi va a fare la spesa. Si tratta di un flop fragoroso”. Il sindacato chiede il ripristino del servizio pre-pandemia, l’assunzione di autisti e un cambiamenti ai vertici aziendali.