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Aggressione alla Polizia Municipale: L’apecar era rubato e loro erano abusivi

NAPOLI – Barra, venditori abusivi vengono fermati dalla Municipale ma aggrediscono gli agenti e tentano di fuggire. Denunciati, il loro veicolo risulta rubato. Borrelli: “Assurdo, vivono nell’illegalità e pretendono pure di avere ragione.” Su Facebook è divenuto virale il video in cui una donna inveisce contro gli agenti della Polizia Municipale dopo che questi hanno sequestrato veicolo e merce ai suoi figli che praticavano commercio abusivo. L’episodio è avvenuto nel quartiere periferico napoletano di Barra.

Sappiamo da fonti certe che le cose sono andate in questo modo: due agenti della Municipale del comando di San Giovanni a Teduccio hanno notato in via delle Repubbliche Marinare a Barra un’attività di vendita che occupava interamente, in modo sospetto, un marciapiede. A quel punto gli agenti hanno chiesto permessi e documenti ai venditori ambulanti che hanno riferito di non aver alcun permesso ed hanno cominciato ad inveire contro i due vigili e a circondarli. In seguito hanno anche tentato di fuggire con il loro veicolo, un’Apecar, ma tempestivamente uno degli agenti è riuscito a sequestrare le chiavi del mezzo. A quel punto sono intervenuti anche altri familiari dei venditori abusivi, tra cui la loro madre che ha cominciato ad inveire contro gli agenti e a lanciargli contro la merce posta sotto sequestro che è anche stata sparpagliata per strada per creare un blocco stradale. Nonostante le resistenze i due agenti della Municipale sono riusciti a condurre a termine l’operazione, sequestrando la merce, il veicolo, che tra l’altro è risultato rubato nel 2019. Tutti i protagonisti di questo episodio sono stati denunciati. Noi ovviamente ora ci aspettiamo condanne molto severe perché intollerabile che chi vive nell’illecito pretende pure di essere dalla parte della ragione ed inveisce contro le autorità.”- è il commento del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che aveva già denunciato pubblicamente la vicenda.