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Reddito di Cittadinanza a familiari di camorristi; chiusa l’indagine per 21 persone

Percepivano il Reddito di Cittadinanza nonostante la condanna di familiari per camorra. Chiusa l’inchiesta in tutta l’area nord per 21 persone accusate a vario titolo di truffa, falso e utilizzo di dichiarazioni o documenti falsi attestanti cose non vere omettendo informazioni dovute. L’avviso di conclusione indagini è stato emesso dalla Procura di Napoli Nord. Il provvedimento a firma del pubblico ministero nei confronti di:

S.M.A. 34enne di Giugliano, A.A. 61enne di Villaricca, A.C. 46enne di Grumo Nevano, C.C. 45enne di Caivano, E.C. 47enne di Giugliano, A.D.M. 45enne di Afragola, F.M. 56enne di Sant’Antimo, M.O. 29enne di Giugliano, M.O. 62enne di Afragola, M.P.39enne di Marano, A.P. 36enne di Villaricca, R.P. 41enne di Sant’Antimo, B.R. 46enne di Marano, A.R.V. 28enne di Afragola, R.C. 65enne di Caivano, G.D.E. 55enne di Marano, C.C. 70enne di Afragola, G.L. 42enne di Afragola, M.C.I.E. 35enne di Frattamaggiore, M.M. 41enne di Frattamaggiore, A.M. 42enne di Arzano.

Gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive, produrre e depositare documentazione, presentarsi spontaneamente per rendere dichiarazioni oppure chiedere al pubblico ministero di essere interrogati. Molti dei coinvolti avrebbero omesso di dichiarare nella domanda la presenza nel proprio nucleo familiare di persone condannate in definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Gli indagati avrebbero percepito il contributo dall’aprile 2019 ad aprile 2021, così come contestato dalla Finanza, che all’esito dell’indagine ha sequestrato 190mila euro e le carte prepagate con le quali potevano usufruire del beneficio.