Nel tardo pomeriggio di lunedì 26 luglio un enorme incendio è divampato in un’azienda che produce cialde di caffè, la C.I.D.A., nella zona industriale di San Marco evangelista in provincia di Caserta.
L’incendio è partito dalla zona retrostante dell’edificio, nell’area sosta automezzi ed i primi mezzi colpiti dalle fiamme sono stati due furgoni in sosta in procinto di esser riforniti. Ciò ha consentito che il rogo fosse scoperto da due operai, dei dieci in servizio, consentendo così che venisse lanciato l’allarme. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Imponente il dispiegamento di forze per combattere l’enorme rogo. Su viale delle Industrie sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Marcianise, insieme con i colleghi del comando provinciale di Caserta e del distaccamento di Aversa. Con rinforzi dai distaccamenti di Afragola, Scampia e Benevento. Per un totale di oltre 25 unità di personale dei vigili del fuoco, che hanno lavorato per oltre 24 ore incessantemente.
Dai primi riscontri effettuati dalla polizia giudiziaria dei vigili del fuoco del Capoluogo e dai carabinieri della stazione di San Nicola La Strada titolari delle indagini, sono emerse anomalie all’interno della fabbrica di caffè. Il sistema antincendio, ad esempio, non è entrato in funzione poiché sprovvisto di un generatore di corrente separata. Le fiamme, divorando l’impianto elettrico, non hanno consentito che le pompe idriche dell’antincendio entrassero in funzione. Altra anomalia riscontrata è stata la presenza di una bombola gpl di circa 10.000 litri recintata e confinante con la sede stradale, ma sprovvista di qualsiasi requisito di sicurezza concernente il distanziamento.
La struttura in cemento e ferro in tensione è irrimediabilmente compromessa ed è irrecuperabile. Enorme il danno ambientale per l’area a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. Aria irrespirabile a Marcianise, Maddaloni, Cancello Scalo fino a Nola. Una spaventosa nube nera ha completamente coperto il cielo, che dopo oltre 24 ore si presenta ancora coperto da uno strato di materiale tossico. Le amministrazioni comunali colpite dall’incendio sono in attesa dell’Arpac per conoscere i dati della qualità dell’aria.