Messico Luci Sismiche

Paura in Messico: terremoto e luci sismiche

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,1 ha colpito nella notte di martedì il Messico. L’epicentro è stato registrato a pochi chilometri da Acapulco, la nota località turistica che si affaccia sul Pacifico. La scossa è stata avvertita nitidamente anche a Città del Messico, che si trova a quasi 380 chilometri di distanza.

Particolare scalpore ha sollevato il fenomeno delle luci sismiche che sono state osservate in diverse città messicane. Questo fenomeno riconosciuto nella scienza EQL (earthquake lights).

Le cause delle luci telluriche non sono ancora state pienamente chiarite: sono state proposte varie teorie per spiegare la loro manifestazione. Quella più recente ipotizza che le luci telluriche siano dovute alla ionizzazione in alcuni tipi di rocce dell’ossigeno in esse presente a seguito della rottura di legami perossidici prodotta dalle elevate tensioni che si manifestano prima e durante un terremoto. Dopo la ionizzazione, gli ioni risalirebbero lungo le fessurazioni della roccia fino a raggiungere l’atmosfera ionizzando a loro volta alcuni strati d’aria e dando luogo a un plasma in grado di emettere luce. Esperimenti di laboratori confermano che alcune rocce sono effettivamente in grado di ionizzare l’ossigeno in esse contenuto quando sono soggette a elevati livelli di tensione.

Un’altra possibile spiegazione è una distorsione locale del campo magnetico terrestre o della ionosfera nella regione dello stress tettonico, risultante in effetti di luminescenza osservati localmente e dovuti probabilmente all’effetto combinato della ricombinazione radiativa ionosferica ad altitudini inferiori e a pressione atmosferica più elevata rispetto alle condizioni che generano l’aurora boreale.

Una recente ipotesi avanzata nel marzo 2014 fa risalire la causa allo sfregamento degli strati materiali con conseguente generazione di una differenza di potenziale elettrico. Sono stati condotti esperimenti di laboratorio con diversi tipi di granulometrie di roccia riproducendo la crosta terrestre ed emulando un terremoto. Si è notato che con la fratturazione delle venature si ha una tensione positiva mentre con la chiusura si ha una tensione negativa. La frammentazione provoca la scarica nell’atmosfera che dà luogo a un’intensa emanazione luminosa. Il fenomeno è noto col nome di triboluminescenza.

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