Fermi i bus CTP tra Napoli e la provincia, protestano i lavoratori

Napoli – Protesta dei lavorati della CTP e tutti i bus restano fermi in deposito. Una protesta, quella dei lavoratori dell’azienda di trasporti pubblici partenopea, dovuta ai ritardi dei pagamenti. Fermo anche gli uffici direzionali. All’appello mancano ancora gli stipendi di agosto. Ma soprattutto, ciò che preoccupa è il futuro dell’azienda, impegnata in un concordato preventivo prefallimentare in tribunale. I lavoratori chiedono, dunque, certezze e di conoscere il piano industriale di rilancio.

La speranza dei dipendenti è quello di un passaggio all’interno della mega-holding dei trasporti regionale, con Eav e Air, che si sta profilando anche per la CLP di Caserta, essendo ormai accantonato il piano di liberalizzazione dei trasporti su gomma annunciato dalla giunta De Luca negli scorsi anni. La soluzione della fusione in Eav blinderebbe, secondo i lavoratori, contratti ed emolumenti, garantendo maggiore stabilità rispetto alla dipendenza dalla Città Metropolitana di Napoli.

Disagio, dunque, vissuto dai tanti pendolari nella giornata di oggi; “Triste risveglio questa mattina per gli utenti della CTP – commenta Adolfo Vallini, sindacalista Usb – Il servizio di trasporto su Napoli e Caserta è completamente fermo. I lavoratori si sono organizzati e hanno deciso di protestare per i mancati pagamenti dello stipendio di agosto e, soprattutto, per ricevere rassicurazioni sul proprio futuro lavorativo. Per questi motivi i lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia e protestare prima verso l’azienda, responsabile di aver portato la CTP al fallimento tecnico, dopodiché si recheranno davanti Città Metropolitana per chiedere un intervento rapido sui pagamenti”.

Mercoledì 8 settembre, l’amministratore unico della CTP Augusto Cracco in una nota scriveva: “CTP ha rispettato la data di scadenza del 7 settembre ed ha depositato il piano concordatario. Dietro alle 77 pagine del piano e alle ulteriori 25 degli allegati c’è stato un lavoro difficile, in un contesto impossibile, da parte delle professioniste e dei professionisti esterni ed interni all’azienda coinvolti nel progetto. Una nota personale a cui tengo: oggi pomeriggio mi si è affiancato al semaforo un bus ANM 151, il cui autista ha aperto il finestrino e mi ha detto ‘Presidente, ti seguo, non mollare!’. Mi ha commosso e lo ringrazio, per questa emozione. Non faccio il suo nome ma leggendo capirà che sto parlando di lui. Il cammino continua, in mezzo ad un mare di difficoltà”.

oceania Casoria