Due pesi e due misure: tifosi russi accompagnati in farmacia per il green pass, mentre un mese fa gli ultras azzurri furono multati per non aver rispettato i posti assegnati

La polemica sulle “regole d’accesso e d’uso” dello stadio Maradona di Napoli si è arricchita di un nuovo episodio.

Giovedì pomeriggio una ventina di ultras dello Spartak Mosca sono stati fermati davanti allo stadio perché senza Green Pass. Per tutelare l’ordine pubblico la Polizia di Stato ha risolto la situazione scortandoli tutti alla più vicina farmacia, dove si sono sottoposti al tampone rapido Covid. Per controllare tutti ci è voluta circa un’ora, quindi i tifosi hanno perso il primo tempo e anche una parte del secondo, ma almeno la situazione è rimasta sempre sotto controllo. Fonti di Polizia hanno fatto sapere alla redazione di “Fan Page” che era primario tutelare l’ordine pubblico.

Se per gli ultras russi si è attivato questo meccanismo, non si può dire lo stesso per i tifosi azzurri. In occasione di Napoli – Venezia, sono state elevate 30 sanzioni amministrative per violazione del regolamento d’uso dell’impianto sportivo ad altrettante persone che, nelle due curve, hanno occupato posti diversi da quelli indicati nel biglietto, non rispettando il posizionamento a scacchiera previsto per il contenimento della pandemia da Covid-19. Le stesse persone sono state sanzionate per non aver indossato le mascherine di protezione.

Solo nell’impianto di Fuorigrotta si applica così rigidamente questo regolamento interno. Con il risultato di uno stadio in silenzio con la passione delle curve spenta e lasciata fuori degli spalti.

Gruppo di Palo