Don Maurizio Patriciello è tornato sull’omicidio di Antonio Natale, il 22enne del Parco Verde di Caivano ucciso e abbandonato in un campo via Cinquevie.
Il parroco ha usato un esempio biblico per spingere gli esecutori dell’omicidio a consegnarsi ai Carabinieri.
Caino si chiamava chi per la prima volta uccise. Ma la voce di quel sangue ancora non si è spenta. Abele ancora piange. Ancora geme, Abele. Chiunque versa il sangue, di Abele porta il nome. Anche Antonio oggi si chiama Abele. Pianga, Caino, e confessi le sue orribili colpe.