Franco Anatriello vince con ” Falena” il “Premio San Giorgio a Cremano”

Franco Anatriello vince con “Falena”

Scrivere un libro è qualcosa di straordinario, vederlo pubblicato diventa sublime, vincere un Premio… mah lasciamo la discrezione delle proprie emozioni all’autore che in una breve intervista ci dirà cosa si prova. Di chi stiamo parlando? Di Franco Anatriello, autore di Portici, che un paio di anni ha scritto, per la LFA Publisher, “Falena un libro bellissimo, che la CE di Napoli ha candidato lo scorso anno al prestigioso Premio Fondazione Napoli e che quest’anno ha raccolto i primi frutti vincendo l’altrettanto prestigioso Premio San Giorgio a Cremano inserito nel “Concorso Uniti per la Legalità“.
Il sito della premio si terrà presso la Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano a Villa Bruno, il 27 novembre. La stessa inizierà dalle 16:30 e vedrà tutti i vincitori delle varie categorie, con il nostro Franco che sarà premiata per un’Opera che crediamo sia assolutamente da leggere, nel frattempo abbiamo intervistato l’autore porticese, ponendogli alcune domande. 
 
Sig. Franco che emozione si prova nel sapere di aver vinto un Premio così importante:
È indubbio che ricevere un premio è già di per stesso gratificante, ma riceverlo per il romanzo FALENA è emozionante perché in questo libro è nella sua storia credo molto.
Falena, è una storia d’amore in un momento di tragedia, come nasce questo volume e            qual è l’incipit che esso vuol trasmettere?

La “scintilla” per il libro

Questo libro nasce dal desiderio di narrare un periodo storico di grande sofferenza per il popolo napoli, ma allo stesso tempo quello di narrare una storia d’amore vissuta da due protagonisti di quel tempo.
Cos’è per lei scrivere, e che senso hanno i libri in un momento in cui 

il digitale, la fretta e le tante sfaccettature della vita moderna portano le persone a                    non avere mai tempo soprattutto per la lettura intesa come libri?

Per me scrivere è la cosa più importante della mia vita. Entrare nei personaggi e vivere le loro storie è come vivere ogni volta una vita diversa. Il romanzo, per me è come una tela bianca da cui man mano vengono fuori le figure e i colori.