Casalnuovo Casa Rifugio

Casalnuovo: casa rifugio per donne vittime di violenza in un bene confiscato

Casalnuovo. Una Casa Rifugio in un bene confiscato alla mafia per gestire l’emergenza delle donne vittime di violenza ma anche per accompagnarle in un percorso di autonomia, formazione e rinascita.

Martedì 23 settembre 2021 alle ore 9.00 per presentare il progetto in città ci sarà una visita della delegazione della commissione parlamentare Antimafia, composta dal presidente Nicola Morra, dal senatore Francesco Urraro e dai deputati CantalamessaAscariPaolini e Migliore. Ad accoglierli il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, che ha ricevuto la notizia della visita in città della Commissione all’indomani delle minacce subite dopo aver liberato dagli occupanti abusivi un altro bene confiscato alla camorra ubicato nella frazione di Casarea.

Sui beni confiscati abbiamo svolto un lavoro eccellente – ha dichiarato il primo cittadino Pelliccia – ad oggi stiamo riutilizzando il 100% dei beni confiscati che abbiamo potuto affidare ad associazioni ed enti che operano per il sociale. Questo progetto, però, è senza dubbio il nostro fiore all’occhiello. Dopo aver avviato un centro antiviolenza che negli ultimi anni ha accolto le denunce di oltre 150 donne, finalmente abbiamo creato una ‘casa’ destinata a loro. Saremo in grado non solo di gestire situazioni emergenziali per l’allontanamento dal nucleo da cui ha origine la violenza, ma anche di avviare percorsi di formazione e di inclusione lavorativa che garantiranno una rinascita per queste donne e per i loro figli minori. Sono davvero entusiasta – ha aggiunto il Sindaco –  sarà una vera e propria cittadella, divisa su tre piani, per accogliere tutte le necessità e far diventare autonomi i nostri servizi sociali”.

Il Progetto  “Recupero funzionale immobile a ridosso del parcheggio MUSA da destinare a Centro Antiviolenza e Casa Rifugio” è stato realizzato all’interno di un complesso confiscato alla camorra grazie ai fondi “Pon Legalità 2014/2020”. La Casa ha sede all’interno di un complesso di immobili sequestrati alla criminalità organizzata, acquisiti a patrimonio comunale dall’amministrazione comunale. Gli appartamenti, per anni appartenuti al clan Egizio, sono stati sgomberati ed affidati al Comune dall’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati. La struttura, di oltre 1000 mq si divide su tre livelli: all’ultimo piano verranno collocate le donne allontanate dalla loro dimensione familiare, al piano terra ci sarà il centro antiviolenza che dal 2016 ad oggi ha accolto oltre 150 donne che hanno sporto denuncia, mentre al piano seminterrato è stata allestita una ludoteca con un bar bistrot all’interno del quale verranno collocate le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare e di avviare un percorso di fuoriuscita dalla violenza.

Grazie al finanziamento di un milione e mezzo di euro ottenuto attraverso i fondi del Pon Legalità 2014/2020 i locali sono stati interamente ristrutturati ed arredati, per consentire non sono la permanenza delle donne e, laddove presenti, dei loro figli minori, ma anche per garantire l’avvio di percorsi di inclusione e di formazione finalizzati all’autosostentamento. Casalnuovo

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