Omicidio Boss Gaetano Marino

Omicidio del boss Gaetano Marino: Confermati due ergastoli e due condanne a 22 anni

La Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Roma ha respinto il ricorso dei quattro imputati accusati dell’omicidio di Gaetano Marino, il boss degli scissionisti di Secondigliano ucciso il 23 agosto 2012 sul lungomare di Terracina a colpi di pistola.

Ergastolo per Arcangelo Abbinante, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, Giuseppe Montanera, presunto componente del commando, e a 22 anni di reclusione, con l’attenuante della minima partecipazione, Carmine Rovai e Salvatore Ciotola, che secondo l’Antimafia avrebbero dato appoggio logistico ai killer.

Ieri per i quattro è arrivata la conferma della condanna, tra trenta giorni saranno depositate le motivazioni.

Secondo gli inquirenti l’esecuzione di Marino venne compiuta nell’ambito di uno scontro di camorra all’interno dei cosiddetti Scissionisti di Secondigliano per la gestione delle Case Celesti, nel quartiere Scampia, una ricca piazza di spaccio.

Probabile il ricorso in Cassazione dei quattro imputati, difesi dagli avvocati Claudio Davino, Nicola Quatrano, Fabio Greco, Vincenzo De Rosa e Giuseppe Lauretti.

Gaetano Marino, si trovava a Terracina in vacanza con la famiglia e quel giorno, mentre era in spiaggia, era stato chiamato da qualcuno in strada. Lì, però, venne raggiunto da due sicari a bordo di una moto gli avevano esploso contro alcuni colpi di pistola uccidendolo, davanti agli occhi dei bagnanti.

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