Truffa del ‘bonus facciate’, tre arresti della Gdf a Napoli Avrebbero richiesto crediti di imposta per lavori non eseguiti

I lavori di ristrutturazione delle facciate degli edifici non sarebbero mai stati eseguiti ma i “crediti di imposta” sarebbero stati ceduti ed, in parte, successivamente monetizzati. Con queste accuse i militari della Guardia di Finanza di Napoli hanno arrestato tre persone, che sono state poste ai domiciliari.

Secondo l’accusa avrebbero costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato. I tre sono stati arrestati in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Napoli che, su richiesta della Procura, ha disposto anche il sequestro di circa 600mila euro.

Secondo quanto emerso dalle attività d’indagine, un amministratore di condomini, operante nel napoletano, insieme ad altri soggetti, avrebbero creato, sulla base di lavori di ristrutturazione e di rifacimento facciate in realtà mai eseguiti, un sistema di fittizi crediti d’imposta, grazie al cosiddetto “bonus facciate che per gli anni passati prevedeva una percentuale del 90% della cifra spesa, in capo ai condòmini dei vari stabili amministrati, che poi sarebbero stati ceduti agli indagati o a società ai medesimi riconducibili.

Dodecà Casoria