Maxi-processo per le violenze contro i detenuti di Santa Maria Capua Vetere

Maxi-processo per le violenze contro i detenuti

Centocinque imputati, novantanove parti civili, circa trecento avvocati: sono i numeri del maxi-processo per i pestaggi e le violenze ai danni di detenuti avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 6 aprile 2020, iniziato oggi all’aula bunker annessa proprio al carcere in cui sono accaduti i fatti.

Davanti alla Corte d’Assise, presidente Roberto Donatiello, hanno avanzato istanza di costituzione di parte civile altri 26 detenuti identificati dalla Procura come parti offese, che però non si erano ancora costituite. Anche l’associazione “Italiastatodiritto” ha chiesto di costituirsi.

Le accuse

Agli indagati sono stati contestati, a seconda delle loro rispettive posizioni e partecipazioni alla rappresaglia in carcere, i delitti di tortura pluriaggravati ai danni di numerosi detenuti, maltrattamenti pluriaggravati, lesioni personali pluriaggravate, abuso di autorità contro detenuti, perquisizioni personali arbitrarie, falso in atto pubblico (anche per induzione) aggravato, calunnia, frode processuale, depistaggio, favoreggiamento personale, rivelazioni indebite di segreti d’ufficio, omessa denuncia e cooperazione nell’omicidio colposo ai danni di un detenuto deceduto in carcere il 4 maggio 2020.