Codici identificativi sulle divise delle forze dell’ordine: il disegno di legge di Ilaria Cucchi

di Saveria Russo –

Codici identificativi sulle divise delle forze dell’ordine: il disegno di legge di Ilaria Cucchi

Quando accade, come è accaduto, che appartenenti delle forze dell’ordine si macchino di comportamenti e atti che violano regole fondanti la legittimità del loro operato durante tumulti e scontri in manifestazioni di piazza, il sistema viene messo in grave crisi e lo Stato ferito.

Qui che entra in gioco la senatrice Ilaria Cucchi: la neo-senatrice, infatti, ha presentato un disegno di legge per introdurre codici di identificazione e microtelecamere sulle divise delle forze dell’ordine di cui è la prima firmataria.

Cosa dice il disegno di legge?

Sono cinque gli articoli per chiedere soprattutto “una norma di trasparenza che, oltre a tutelare chi partecipa a una manifestazione, tuteli soprattutto le forze dell’ordine.”

La proposta avanzata prevede che ogni membro delle forze dell’ordine abbia un codice individuale identificativo alfanumerico, di tre lettere e tre numeri, che sia sull’uniforme e sul casco di protezione e “visibile da almeno 10 metri e in condizioni di scarsa illuminazione”.

Il disegno di legge prevede anche un registro aggiornato del personale di polizia a cui viene assegnato il codice.

Le bodycam

L’intento è di riprendere “quanto avviene in tutti i servizi di ordine pubblico in cui l’operatore viene impiegato, fermo restando il divieto di utilizzarle a scopi di identificazione univoca o di riconoscimento facciale, in assenza di notizia di reato” e attive “per la durata di tutto il servizio.”

Quelle registrazioni verranno conservate per 24 mesi “al termine dei quali, qualora non si ravvisi notizia di reato, verranno automaticamente cancellate. All’atto della iscrizione della notizia di reato – leggiamo nell’articolo 3 – il pubblico ministero acquisisce immediatamente i video relativi agli operatori ed alle operazioni cui il fatto si riferisce.

Laura Boldrini: “È il momento di colmare una lacuna”

La proposta di Ilaria Cucchi è stata rilanciata da Laura Boldrini.

“Ho presentato la pdl che introduce come in altri Paesi codici alfanumerici sul casco e sulle uniformi delle Forze di polizia impegnate in attività di ordine pubblico. È il momento di colmare una lacuna presente nel nostro ordinamento. A importanti compiti, eguali responsabilità”, ha fatto sapere la Boldrini tramite un tweet.

“Per me è molto bello, importante, estremamente significativo iniziare questa avventura proprio da qui, dai diritti.” ha risposto Ilaria Cucchi “Sappiamo benissimo che col clima che c’è al momento ci saranno nei prossimi tempi svariate manifestazioni. Proprio per questo diventa urgente prevedere qualcosa che esiste già in quasi tutti gli altri Paesi e che invece da noi, per le solite ragioni, continua ad essere negata”.

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