Arrestato l’ex consigliere regionale di Fdi per corruzione

Luciano Passariello, uno dei più vicini a Giorgia Meloni in Campania, arrestato per corruzione nel caso Sma Campania. L’ex consigliere avrebbe ricevuto oltre ventimila euro in contanti e in nero per la sua campagna elettorale per le politiche del 2018.


di Gianluca Gautieri – “Sono indiziate a vario titolo, dei reati di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti”, riporta l’Ansa.

Custodia cautelare per l’ex consigliere regionale Luciano Passariello. Ex capogruppo di Fratelli d’Italia, era stato candidato alle elezioni politiche del 2018, non risultando eletto. L’azione coercitiva scaturisce dalle inchieste dei pm Fulco e Woodcock, non solo ai danni del politico.

Per tre persone è stata disposta la custodia cautelare in carcere; il già citato Luciano Passariello, per cui il gip Antonio Baldassarre ha disposto la misura cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti pilotati alla Sma, società in house della Regione Campania che opera nel settore ambientale. Gli altri due destinatari della stessa misura cautelare sono Alessandro Soria, responsabile area manutenzione del territorio della Sma Campania e Cosimo Silvestro, responsabile relazioni esterne ed industriali della stessa società. Sono stati inoltre disposti arresti domiciliari per Agostino Chiatto, dipendente della Sma, distaccato presso la segreteria di Passariello, e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore di una delle società coinvolte nell’inchiesta.

Secondo i pm, il consigliere Passariello avrebbe sfruttato la sua posizione di potere per nominare Lorenzo Di Domenico (anch’egli indagato) prima come amministratore unico e poi come consigliere delegato della Sma, inducendolo poi a truccare appalti a suo favore o a terzi, tra cui quella per la manutenzione dei veicoli della Sma, affidata a un’autofficina segnalata dallo stesso consigliere.

Luciano Passariello, scrive Il Fatto Quotidiano, “è accusato di aver ricevuto, tra il dicembre 2017 e il febbraio 2018, oltre ventimila euro in contanti e in nero da diversi amministratori e rappresentanti di società attive nel settore ambientale a sostegno della sua candidatura alla Camera nel 2018 nel collegio uninominale di Napoli-Ponticelli”.