E’ un ventenne il giovane che la notte tra domenica e lunedì scorsi a Napoli, ha ucciso per futili motivi Francesco Pio Maimone, il 19enne gravemente ferito con un colpo di pistola al petto nei pressi di chioschetto del lungomare partenopeo, purtroppo per lui è stata inutile la corsa in ospedale dove è giunto senza vita. Le indagini della Squadra mobile di Napoli, coordinate dal primo dirigente Fabbrocini e dai sostituti procuratori Claudio Onorati e Antonella Fratello, della Direzione distrettuale antimafia, sono state rapidissime. Al giovane, sottoposto a interrogatorio in Questura, è contestato il reato di omicidio volontario con l’aggravante mafiosa. Secondo quanto si è appreso avrebbe contatti con la criminalità organizzata. Determinanti i testimoni e la videosorveglianza che in quella zona è capillare. Chi ha sparato ha praticamente la stessa età di Francesco Pio, che con quell’alterco, scoppiato per un piede pestato oppure per una bevanda versata sulle scarpe ,non è ancora del tutto chiaro il motivo, non aveva nulla a che fare ma a farne le spese è stato lui. Chi era con la vittima ha descritto la scena agli investigatori: il ragazzo che estrae il revolver, spara, prima in aria poi ad altezza d’uomo. Francesco Pio si accascia tra la folla di giovani tra l’attonito e il terrorizzato. Anche il Presidente della Repubblica Mattarella, in visita ieri a Casal di Principe, ha ricordato il ragazzo ucciso esprimendo il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia. Ancora una morte assurda causata da giovani ormai alla deriva.