Maltrattava la moglie davanti ai figli

La moglie di Salvatore di Lauro, figlio del capoclan di Scampia Paolo, protagonista della faida di camorra raccontata in «Gomorra» è oggi detenuto al 41bis. La moglie avrebbe deciso di denunciarlo alle autorità in seguito a una minaccia con del liquido incendiario. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in quanto la donna era da tempo vittima di maltrattamenti da parte dell’uomo. Arrestato dalla Polizia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, le indagini sono state svolte Squadra Mobile di Napoli e dal pubblico ministero. Il sesto figlio di Paolo, ha dichiarato: «con reiterate minacce, vessazioni, umiliazioni e aggressioni fisiche, ha maltrattato la moglie anche in presenza dei figli minori della coppia». La donna, non più convivente, ha denunciato le violenze il 27 febbraio scorso: il giorno prima il marito si era presentato sotto il balcone di casa con del liquido incendiario.

Una sola denuncia

La donna, terrorizzata, da circa un anno praticamente non usciva più di casa. Temeva per la sua incolumità e per quella dei suoi due figli piccoli. Quella che ha consentito di avviare le indagini della Polizia di Stato – coordinate dal sostituto procuratore delle `fasce deboli´ Maria Carolina De Pasquale e dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone –  è stata la prima e unica denuncia di maltrattamenti. La donna, quasi coetanea del marito, abita a Secondigliano, e si è decisa a rendere note le vessazioni che subiva quando ha capito che la sua vita era in pericolo.

Salvatore Di Lauro, 35 anni, è il sesto dei dieci figli del capo clan “Ciruzzo o’ milionario” che sta scontando tre ergastoli al 41 bis presso la casa circondariale dell’Aquila. Il figlio del boss venne arrestato per la prima volta l’8 febbraio 2006 e scarcerato nel 2014 per fine pena. Il secondo arresto risale al 6 giugno 2017 e la sua scarcerazione avvenne appena 15 giorni dopo, il 21 giugno 2017.