“Necessità di una soluzione europea alla crisi migratoria per facilitare il salvataggio di vite”

Il decreto Cutro sulla gestione dei flussi migratori andrà in Aula al Senato martedì pomeriggio senza che la Commissione Affari costituzionali abbia concluso l’esame e il voto di tutti gli emendamenti presentati, il che implica che nell’Assemblea di Palazzo Madama si ricomincerà da capo, con un voto emendamento per emendamento.

Il Governo non porrà fiducia in Aula

Le tensioni interne al centrodestra sui permessi speciali, che la Lega voleva abrogare del tutto, sono rientrate tanto che il presidente della Commissione Alberto Balboni ha annunciato che il governo non porrà in Aula la fiducia.

Prosegue la polemica politica sui migranti, con Schifani che parla di una “Sicilia sommersa dagli sbarchi”, mentre al Senato la commissione Affari costituzionali ha ripreso il voto degli emendamenti al decreto Cutro, provvedimento che è atteso in Aula domani pomeriggio. La Commissione ha iniziato dagli emendamenti all’articolo 4, mentre il decreto è composto da 11 articoli.

Intanto il Parlamento europeo ha detto sì ai dibattito sul tema dei migranti accettando una modifica proposta dai gruppi di S&d e dei Verdi che hanno ottenuto la modifica del titolo della richiesta di dibattito in Aula avanzata dal Ppe sul tema migranti, proponendo che la discussione non riguardi l’emergenza italiana ma la “necessità di una soluzione europea alla crisi migratoria per facilitare il salvataggio di vite, soprattutto in Italia”. La richiesta del Ppe è stata quindi respinta dalla Plenaria del Pe mentre la modifica proposta da Socialisti e Verdi è passata con 252 voti a favore 119 contrari e 13 astenuti.