Campania: corsa ad ostacoli per i fondi e progetti del Pnrr, 11 miliardi a disposizione

 

Le aspettative sono tante anche in Campania: si va dalla riqualificazione urbana di interi quartieri, alla rigenerazione di luoghi simbolo come l’Albergo dei Poveri a Napoli. Ma il Pnrr, oltre ad essere una grande opportunità di rilancio, con progetti per complessivi 11 miliardi in Campania, presenta anche le sue spine con la scadenza del 2026 da rispettare che per molti comuni è già un incubo. I progetti più a rischio  riguardano soprattutto quelli legati all’edilizia scolastica e alla rigenerazione urbana. Molti comuni hanno chiesto proroghe al Ministero dell’Istruzione perché hanno difficoltà nell’aggiudicare i lavori, infatti manca il personale per seguire le procedure e diventa complicato anche mettere sotto contratto le imprese. Per quanto riguarda i progetti Napoli fa la parte del leone: dall’Albergo dei Poveri alla riqualificazione delle periferie più degradate come Scampia e Taverna del Ferro. Ma non mancano altri filoni: si va dal rafforzamento del sistema trasporti, con l’acquisto di nuovi bus elettrici, ai fondi per la linea 1 e la linea 6 della metropolitana con l’acquisto di nuovi treni, fino alle spese per la progettazione e la digitalizzazione, per chiudere con le piste ciclabili. Il progetto più ambizioso resta la riqualificazione dell’Albergo dei Poveri, un intervento da 115 milioni. Seguono i piani urbani integrati che nel Comune di Napoli prevedono interventi di rigenerazione urbana da 70 milioni per Scampia e da 50 milioni per Taverna del Ferro. Stesso discorso per i progetti della città metropolitana dove si prevede un piano urbano integrato da 350 milioni per interventi di rigenerazione urbana in vari comuni dell’hinterland.