La strage di Capaci: un capitolo oscuro nella storia italiana

Di Mario Esposito

Il 23 maggio 1992, la strage di Capaci sconvolse l’Italia e lasciò un segno indelebile nella storia del paese. Un potente esplosivo piazzato sulla strada statale 113, all’altezza dell’uscita di Capaci, provocò la morte di uno dei più noti magistrati italiani, Giovanni Falcone, insieme a sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Questo tragico evento segnò l’inizio di un periodo di terrore e violenza senza precedenti, conosciuto come “anni di piombo”, che vedeva la mafia come protagonista indiscussa.

La strage di Capaci rappresentò l’apice della lotta tra lo Stato italiano e la mafia, in particolare la famigerata organizzazione criminale di Cosa Nostra. Giovanni Falcone, nominato procuratore capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nel 1987, divenne una delle figure di spicco nella lotta contro il crimine organizzato. Falcone aveva dedicato la sua carriera a combattere la mafia, conducendo numerose inchieste che portarono all’arresto di centinaia di mafiosi e rivelando le intricate connessioni tra la mafia, la politica e gli affari.

Il 23 maggio 1992, mentre Falcone e la sua scorta viaggiavano lungo l’autostrada a bordo di una Fiat Croma, un potente ordigno esplose sotto la carreggiata, provocando la distruzione dell’auto e la morte immediata di tutte le persone a bordo. L’esplosione fu così devastante che i detriti furono sparsi per centinaia di metri. L’attentato fu opera di Cosa Nostra, che cercava di colpire Falcone e il sistema giudiziario per indebolire la lotta antimafia.

La strage di Capaci ebbe un impatto profondo sull’opinione pubblica italiana e suscitò una forte indignazione a livello nazionale e internazionale. Fu un punto di svolta nella lotta contro la mafia e portò ad una maggiore mobilitazione delle forze dell’ordine e del sistema giudiziario per contrastare il potere criminale della mafia siciliana.

In risposta alla strage, lo Stato italiano decise di adottare misure straordinarie per combattere la criminalità organizzata. Furono istituite nuove leggi antimafia, i poteri delle forze dell’ordine furono potenziati e si intensificarono gli sforzi per confiscare i beni illeciti della mafia. La strage di Capaci diede anche il via all’Operazione “Mani Pulite” che portò allo smascheramento di un vasto sistema di corruzione tra politici e imprenditori.

La strage di Capaci non fu dimenticata nel corso degli anni. Ogni anno, il 23 maggio, si tiene una cerimonia commemorativa