Inflazione: i prezzi degli alimenti sono in aumento

A maggio la variazione dell’indice mensile dei prezzi al consumo, in città, è stata pari allo 0,5%. Il tasso tendenziale annuo di crescita (7,6) è pari a quello rilevato ad aprile (a marzo era del 6,6).  Questi i principali dati diffusi dal Comune di Napoli nel consueto bollettino sull’inflazione.

Dal riso al pane, ai salumi

Si evince un consistente aumento dei prezzi alla voce Prodotti alimentari e bevande analcoliche (che fa segnare a maggio un tendenziale del +12,5% rispetto all’11,1 di aprile): «in crescita – tra gli altri – riso (2,7), pane (2,1), pasta secca, pasta fresca e preparati di pasta (0,5), cereali per colazione (0,8), carne bovina (2,4), carne suina (0,2), carne ovina e caprina (1,4), pollame (0,8), altre carni (0,7), salumi (2,1), pesci freschi o refrigerati (1,0), frutti di mare freschi o refrigerati (1,1), frutti di mare surgelati (3,6), pesci e frutti di mare secchi, affumicati o salati (0,3), altri pesci e frutti di mare conservati o lavorati (0,6)».

E ancora:  «latte conservato (2,4), margarina ed altri grassi vegetali (9,1), olio d’oliva (2,5), frutta fresca o refrigerata (4,2), vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (2,9), vegetali surgelati (2,2), vegetali secchi, altri vegetali trasformati o conservati (0,9), patate (3,9), zucchero (3,5), gelati (5,2), salse e condimenti (2,8), alimenti per bambini (3,9)». In diminuzione, invece: «farina ed altri cereali (-0,2), pesci surgelati (-3,0), latte intero (-0,3), latte scremato (-0,7), yogurt (-0,7), altri prodotti a base di latte o similari (-0,2), altri oli alimentari (-1,9), conserve di frutta e prodotti a base di frutta (-1,0), sostituti artificiali dello zucchero (-0,2), piatti pronti (-1,5)».