E ‘stata fermata con l’accusa di infanticidio la donna di 40 anni che era stata trovata mercoledì scorso in strada a Casal di Principe, in provincia di Caserta, mentre vagava in stato confusionale con un feto morto in un sacchetto. La misura, emessa nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, è stata eseguita oggi nei confronti della donna, di origini marocchine e irregolare in Italia, che lavorava da qualche mese come badante a Casal di Principe. Al momento, non sono note le generalità della donna, che sembra non soffrisse di problemi psichici, e pare dalle prime indagini svolte, che nessuno sapesse fosse incinta. Secondo l’accusa, formulata dal PM della Procura del tribunale di Napoli Nord, la 40enne avrebbe assunto volontariamente, per abortire, numerose compresse di un farmaco normalmente utilizzato come antinfiammatorio. Tale assunzione di farmaci in dose massiccia, avrebbe procurato una sorta di “aborto indotto”.