Poi in citta’ c’è chi dice: “Cosa c’entra il Parco Verde…”
Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote”.
E’ questo, in sintesi, lo sfogo che la mamma della 12enne vittima di abusi sessuali nel Parco Verde di Caivano ha affidato all’avvocato Angelo Pisani che ha incontrato in queste ore. Al fratello della 12enne vittima delle violenze è stato rubato lo scooter e anche questo episodio viene interpretato dalla famiglia come una minaccia.
Poi in citta’ c’è chi dice: “Cosa c’entra il Parco Verde, perchè si è messa in moto la machina del fango sul Parco Verde, già bistrattato per le vicende di criminalita’ e droga. Le ragazzine sono del centro di Caivano, la maggior parte dei violentatori sono del centro di Caivano, abitano sul corso principale. Solo uno di loro è del Parco Verde. Forse è piu’ comodo accusare il Parco Verde per nascondere le responsabilita’ di famiglie caivanesi e delle istituzioni locali. Speriamo solo che i politici non vengano a fare passerelle come negli ultimi anni, per poi sparire”.