La traversata estiva dell’Alalya si è momentaneamente conclusa con il sequestro nell’ambito del porto di Salerno. Quest’imbarcazione, uno yacht di 47 metri, è stato costruito da una società con sede nelle isole Cayman, la quale sembra essere collegata a un magnate russo. Questo evento è stato riportato nell’odierno articolo del quotidiano La Nazione. I sigilli di sequestro sono stati apposti dalla capitaneria di porto presso l’approdo di Marina d’Arechi, su ordine del tribunale di Salerno.
Il giudice ha accolto la richiesta avanzata da un’azienda operante nel settore dei motori navali. Questa azienda, che ha una sede principale a Genova e una filiale a Viareggio, lamenta di non aver ricevuto il pagamento per i lavori di ripristino effettuati sulla sala macchine dello yacht nel mese di maggio. L’ammontare del credito insolutamente dovuto è pari a 150mila euro.
Dopo il completamento dei lavori, l’Alalya ha intrapreso un viaggio verso la Costa Azzurra e successivamente ha fatto rotta verso il porto di Marina d’Arechi, dove è stato oggetto del sequestro in questione. Una udienza è stata fissata dal giudice per il 31 agosto, in cui le parti coinvolte avranno modo di confrontarsi.
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