Il “CalendEsercito 2024” presentato oggi a Napoli

A Napoli, presso Palazzo Salerno sede del Comando Forze Operative Sud, è stato presentato oggi il “CalendEsercito 2024“, intitolato “Per l’Italia sempre!”.
Questa edizione vuole ricordare i fatti d’arme della II Guerra Mondiale per rendere omaggio agli uomini che vi presero parte consapevoli di servire la Patria, sia prima sia dopo l’8 settembre 1943, onorando il giuramento prestato.

Sono stati pertanto selezionati alcuni ufficiali, sottufficiali e soldati, insigniti della medaglia d’oro al valor militare per atti eroici compiuti dopo l’armistizio e che si sono particolarmente distinti anche nel periodo precedente. La loro Medaglia “ha rappresentato, e tutt’ora rappresenta – si asottolinea – il riconoscimento da parte di tutti gli italiani, del loro profondo senso del dovere verso l’intera comunità e verso la Patria“. L’opera editoriale è stata presentata dal generale di divisione Claudio Minghetti, comandante delle Forze Operative Sud, insieme a Michelangelo Iossa, docente presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e di Giuseppe Izzo, presidente dell’associazione nazionale ex allievi “Nunziatella”..

Il generale Minghetti ha raccontato come la scelta del tema CalendEsercito 2024 sia stata quella di voler onorare la memoria di chi ha rispettato sempre il giuramento di fedeltà prestato alla Patria, con la convinzione e la consapevolezza di quale fosse il dovere da assolvere e quale posizione l’Esercito Italiano dovesse assumere. Italiani che ci hanno preceduto e che hanno combattuto fino all’estremo sacrificio, restando fedeli alle Istituzioni. Tra di essi è stato ricordato anche il Tenente Colonnello Giuseppe Izzo, medaglia d’oro al valor militare, attraverso la presenza, in videoconferenza, del nipote che, durante il suo intervento, ha ricordato la “magnifica figura di comandante e di soldato che fu Giuseppe Izzo”, sottolineando come “lo straordinario eroismo in combattimento” dello zio abbia costituito un importante fattore della disfatta del nemico, come recita la motivazione dell’onorificenza all’ufficiale.