Napoli, Ex custodi abusivi nelle case delle scuole


Ancora occupazioni abusive nelle scuole, a Napoli, da parte degli ex custodi o loro familiari.
Dopo il caso venuto alla ribalta di recente di un custode e poi dei suoi eredi che, nell’elegante quartiere del Vomero, hanno occupato l’alloggio di una scuola primaria e dell’infanzia per decenni, adesso è la volta di un istituto di Secondigliano, periferia nord della città.

A renderlo noto è l’ex consigliere regionale ed attuale deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che dopo aver ricevuto alcune segnalazioni ha fatto un sopralluogo sul posto. “L’ex custode dell’istituto Carbonelli, dopo essere andato in pensione – afferma il parlamentare – non solo si è impossessato dell’alloggio della scuola, ma ha pure eseguito lavori abusivi per raddoppiare la volumetria a 100 metri quadrati circa ricavando addirittura un posto auto ‘personale’ davanti l’ingresso.

Abbiamo denunciato la vicenda e chiesto alla Polizia Municipale di intervenire con lo sgombero”. “Procederemo ad oltranza finché il Comune non si reimpossesserà di tutti i suoi beni”, aggiunge Borrelli, il quale chiede che “chi ha permesso ciò paghi di tasca propria”.
Sull’occupazione abusiva di alloggi di pertinenza delle scuole, Borrelli e il consigliere municipale di Europa Verde Rino Nasti realizzarono un dossier che fu presentato alle forze dell’ordine.

Il Comune da tempo ha avviato una ricognizione del patrimonio immobiliare di sua proprietà, la cui gestione è stata di recente duramente stigmatizzata dalla procura della Corte dei Conti regionale che ha scoperto un buco “stratosferico” (parole dei magistrati) di 133 milioni di euro per affitti mai riscossi.
Una piccola parte del presunto danno erariale (92mila euro) riguarda proprio il plesso della scuola ‘Vanvitelli‘ del Vomero, dove si trova l’ex abitazione del defunto custode nella quale, dal 1988, i suoi eredi vivevano senza pagare nè affitto, nè acqua. Un caso non isolato perchè finora sono otto le scuole in cui è stata riscontrata la stessa situazione. In alcune gli occupanti abusivi hanno lasciato spontaneamente gli alloggi. In qualche caso, invece, si è resa necessaria un’ordinanza di sgombero.