Nasce il Comitato Anticamorra: Un Fronte Unitario Contro l’Indifferenza

In una cerimonia tenutasi ieri alla Domus Ars, nel cuore di Napoli, è stato ufficialmente annunciato il lancio del Comitato Anticamorra per la Legalità. Questo nuovo movimento, ideato da Sandro Ruotolo e Paolo Siani, ha l’ambizione di radunare politici, scrittori, intellettuali e familiari di vittime della criminalità per combattere la presenza dilagante della malavita organizzata e denunciare la mancanza di attenzione delle istituzioni. Sandro Ruotolo, giornalista ed ex senatore, e Paolo Siani, ex deputato e fratello del compianto giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra nel 1985, hanno guidato la prima assemblea.

Il Comitato Anticamorra per la Legalità si propone di affrontare non solo la questione di Caivano, ma di estendere il proprio impegno alle periferie napoletane, a lungo trascurate. Sandro Ruotolo ha dichiarato: “Il Governo continua a concentrarsi su Caivano, ma la camorra è presente in molti comuni e quartieri di Napoli. Non c’è solo Caivano”.

Nonostante la partecipazione popolare non sia stata massiccia, gli organizzatori si sono dichiarati soddisfatti della presenza di figure simbolo della città. Tra di esse spicca don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, che ha lanciato un appello contro l’indifferenza, affermando: “La camorra nasce dall’indifferenza, l’omertà uccide. La camorra è anche in chi punta il dito ma poi, invece di agire, si gira dall’altro lato. Bisogna offrire possibilità ai ragazzi, ricordare loro di non scendere a compromessi e di non consegnare la propria coscienza”.

Insieme a don Battaglia, hanno preso la parola anche l’attore Gianfranco Gallo, il segretario della Cgil Campania Nicola Ricci e Tania Sorrentino, moglie di Maurizio Cerrato, ucciso in seguito a una lite per un parcheggio. Tania ha condiviso il suo dramma e denunciato la pressione subita dal silenzio imposto: “Dopo l’omicidio, una persona sconosciuta mi ha detto di portarmi le condoglianze da parte di sua madre. Mi diceva di affrontare il lutto in silenzio e chiusa in casa. Era un messaggio, un tentativo di intimidazione. In quel momento ho capito che se non avessi fatto rumore sarei stata loro complice”.

Il Comitato Anticamorra ha espresso la necessità di un forte investimento per dotare Napoli e provincia di mille figure professionali, tra insegnanti, educatori, psicologi e assistenti sociali. Sandro Ruotolo ha concluso sottolineando: “Se nel Rione Salicelle di Afragola ci sono madri e padri di 15 anni e nonne di 30, il problema non si risolve con la galera, ma aiutando queste persone con psicologi e assistenti sociali”.

Il Comitato Anticamorra si presenta come un’unità determinata a rompere il ciclo dell’indifferenza e a promuovere una Napoli e una provincia più sicure e solidali.