Pasqua violenta al Policlinico di Napoli, infermiera aggredita a calci da due anziane

Una Pasqua che avrebbe dovuto essere caratterizzata dalla serenità e dalla gioia si è trasformata in un incubo al Policlinico di Napoli, dove un’aggressione ha scosso il reparto di Rianimazione. La vittima? Un’infermiera, vittima di calci e schiaffi da parte di due anziane pazienti. L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” ha sollevato l’allarme su questo episodio preoccupante che mette in luce, ancora una volta, la vulnerabilità del personale sanitario.

L’aggressione si è consumata nel giorno di Pasqua, un momento in cui ci si aspetta solidarietà e compassione. Tuttavia, per l’infermiera coinvolta, è stata lontana da qualsiasi festività. Le due anziane, apparentemente tranquille e indifese, hanno improvvisamente lasciato emergere una violenta furia, colpendo fisicamente e verbalmente il personale presente.

Al momento, le motivazioni di questo gesto brutale rimangono oscure. Si ipotizza che le anziane potessero avere l’intenzione di portare via una paziente, ignorando che questa necessitava ancora di cure e di essere trasferita in un reparto adeguato. La situazione è degenerata rapidamente, con l’infermiera che ha subito una vera e propria aggressione fisica mentre una dottoressa di guardia è stata oggetto di insulti verbali.

Una delle colleghe aggredite si prepara a recarsi in commissariato per formalizzare la denuncia di questo inaccettabile episodio. Si tratta di un ulteriore segnale di allarme che richiama l’attenzione sulle difficoltà quotidiane che il personale sanitario affronta nel garantire cure adeguate ai pazienti, spesso mettendo a rischio la propria incolumità.

Questo ennesimo caso di violenza nei confronti del personale sanitario solleva una serie di interrogativi sulla sicurezza all’interno delle strutture ospedaliere e sull’urgente necessità di adottare misure concrete per proteggere coloro che lavorano instancabilmente per la salute della comunità. La Pasqua al Policlinico di Napoli rimarrà tristemente impressa come un’ennesima giornata di dolore e paura per chi si trova a fronteggiare situazioni di emergenza e disagio.