Caffè, i migliori nel mondo

 

C’è un po’ di Italia, ma nella top ten ci sono anche Grecia, Cuba, l’India e la Spagna. Sono questi alcuni dei Paesi che hanno  caffè migliori del mondo. Al decimo posto si piazza l’Ipoh white coffee della Malesia. Il nome deriva dalla tecnica di tostatura in cui i chicchi di caffè vengono leggermente tostati nella margarina prima di essere macinati e preparati. L’origine di questo stile è solitamente associata agli immigrati Hainanesi in Malesia, che adattarono la tecnica classica per creare una bevanda dal sapore di caffè più delicato e leggermente caramellato. Il caffè bianco Ipoh è solitamente arricchito con latte condensato e dovrebbe avere una leggera schiuma sopra.

 

FRAPPE’ COFFEE – GRECIA 

Anche se la parola frappe è apparsa per la prima volta nel XIX secolo, questa varietà di caffè greco è stata inventata nel 1957. Si ottiene combinando caffè solubile con acqua e ghiaccio. La combinazione viene solitamente preparata in uno shaker o in un mixer manuale, quindi quando la bevanda viene versata in un bicchiere, sopra dovrebbe apparire una schiuma schiumosa. Le variazioni possono includere latte o latte evaporato e la bevanda può essere addolcita a seconda del gusto.

 

Ottavo posto quindi per il caffè ristretto nostrano. E’ la metà di una singola dose di caffè espresso. Si differenzia da un espresso standard non solo per la quantità di acqua utilizzata per la preparazione, il gusto, poi, è meno amaro.

 

I chicchi di caffè tostati macinati extra finemente, vengono combinati con acqua fredda, lo zucchero è una opzione, in una caffettiera tradizionale chiamata cezve o ibrik, e poi fermentati a fuoco basso fino a quando non diventano schiumosi e sul punto di bollire, ottenendo un caffè forte e ricco. È questo specifico metodo di preparazione della bevanda che distingue questo caffè dagli altri tipi di caffè ed è stato attribuito alla Turchia.

 

Ancora Italia al sesto posto con il famoso cappuccino, un caffè italiano preparato con caffè espresso e latte schiumato a vapore. La parola cappuccino, deriva dal kapuziner, una bevanda a base di caffè che veniva gustata nei caffè austriaci nel XVIII secolo. Il tradizionale cappuccino italiano viene sempre servito in tazzine, e si prepara facendo una o due tazzine di espresso  con un leggero e schiumoso latte cotto a vapore.

 

Ecco poi il caffè Bombón, una specialità valenciana che unisce caffè e latte condensato. La bevanda è solitamente preparata con l’espresso e viene assemblata versando prima il latte condensato e poi guarnendolo con l’espresso. Poiché c’è una differenza di densità, le bevande non si mescolano e il bombón viene solitamente servito in un bicchiere tumbler in modo che gli strati siano visibili.

 

Ai piedi del podio c’è il cappuccino freddo, varietà di caffè freddo originaria della Grecia. È fatto con l’espresso, in un doppio shot, che viene prima mescolato con ghiaccio, filtrato e poi versato sul ghiaccio. La bevanda viene poi condita con latte ben freddo e shekerato, o frullato fino a raggiungere una consistenza leggera e schiumosa. E’ tradizionalmente servito in bicchieri alti.

 

La preparazione con cui il caffè viene preparato, ha dell’incredibile. Si utilizza un filtro per caffè indiano. E’ costituito da due parti: quella superiore con fondo forato utilizzata per contenere il caffè macinato e quella inferiore in cui il caffè preparato viene gocciolato lentamente. Questa tecnica di preparazione si traduce in un caffè dal sapore ricco e corposo che viene solitamente mescolato con latte e addolcito con zucchero. Viene tradizionalmente servito in un bicchiere con relativo piattino, che si chiama davara.

 

 

Primo posto per l’espresso freddo, un caffè greco che combina caffè espresso e ghiaccio. A differenza di varietà simili di caffè freddo che servono solo caffè con ghiaccio, questa versione greca mescola principalmente i due ingredienti fino a quando il caffè è leggermente freddo, liscio e cremoso. Il caffè leggermente freddo viene quindi filtrato e versato sul ghiaccio. Lo zucchero  è discrezione dei gusti.