Pescara – Emergenza nel Sistema Penitenziario: Malore del Segretario Generale del S.PP. durante il Tour di Protesta

Oggi Nella tappa a Pescara del tour tra le principali carceri italiane, che ha preso il via lo scorso 2 aprile, durante lo sciopero della fame organizzato in segno di protesta, il Segretario Generale del S.PP., Aldo Di Giacomo, ha improvvisamente avvertito un malore, rendendo necessario l’intervento dei sanitari e il suo trasporto in ospedale. Questo è stato riportato dal vice-segretario generale Gina Rescigno.

Prima del malore, parlando con i giornalisti, Di Giacomo ha delineato gli obiettivi della protesta, che mira a richiamare l’attenzione del Paese sull’ormai cronica emergenza che affligge il sistema penitenziario italiano. Nonostante l’incidente, la protesta intende proseguire senza sosta.

Il contesto attuale è segnato da una serie di problematiche irrisolte. Il recente annuncio del Ministro Nordio riguardante la costruzione di nuove strutture e padiglioni nelle carceri esistenti, aggiungendo un totale di 2.262 posti extra, ha sollevato dubbi e perplessità. Di Giacomo ha sottolineato la contraddizione di tale iniziativa, poiché l’aumento delle capacità carcerarie non può essere separato dall’assunzione di nuovo personale penitenziario. Secondo una stima approssimativa, l’ingresso di circa 2.300 detenuti richiederebbe almeno altri 2.000 agenti, oltre a colmare le carenze di organico già esistenti.

Di Giacomo ha denunciato il totale fallimento della gestione dell’Amministrazione Penitenziaria, sottolineando la gravità delle condizioni all’interno delle carceri. Gli episodi di violenza, con più di 1.800 aggressioni ai danni del personale penitenziario nel solo 2023, insieme ai tragici suicidi e alla diffusione di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari, evidenziano la disperata necessità di interventi efficaci e organici per affrontare il sovraffollamento e la carenza di personale.

Il Sindacato di Polizia Penitenziaria, attraverso il tour e lo sciopero della fame, intende aumentare la pressione sulle istituzioni per ottenere risposte concrete a queste gravi problematiche. Di Giacomo ha annunciato la sua intenzione di rivolgersi al Presidente Mattarella, l’unico rappresentante istituzionale finora interessato alla questione, per sollecitare azioni immediate e risolutive.