Questa mattina, circa un migliaio di persone, provenienti da diverse località della provincia di Napoli e da alcune zone limitrofe, si sono radunate per chiedere l’intervento del Prefetto di Napoli, Alessandro Pansa.

La richiesta principale dei manifestanti è che il Prefetto si faccia promotore di un incontro tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e una rappresentanza delle associazioni che lottano contro la demolizione delle abitazioni abusive. La protesta ha visto la partecipazione di cittadini provenienti da Afragola, Boscotrecase, Casola di Napoli, Casoria, Castellammare di Stabia, Cava dei Tirreni (Salerno), Giugliano, Gragnano, Ischia, Lettere, Pimonte, Pozzuoli, Procida, Santa Maria La Carità, Sant’Antonio Abate, Torre Annunziata, Torre del Greco e dai quartieri napoletani di Pianura e Soccavo.

Il numero delle case a rischio abbattimento è impressionante: si parla di almeno 60mila edifici. “Quello che si è visto oggi in corteo – afferma Fabrizio Anania, presidente del neonato comitato Antiabbattimento di Torre del Greco – è solo una minima parte della gente pronta a scendere in piazza per protestare, se informata in tempo. Questa iniziativa, infatti, è stata organizzata in due giorni e solo ieri sono stati affissi i manifesti pubblici”.

Il corteo è partito da Piazza Garibaldi poco dopo le 10 e ha percorso le strade del centro di Napoli, concludendosi attorno alle 13 in Piazza del Plebiscito. Qui, una delegazione è stata ricevuta dal capo di gabinetto del Prefetto e da un altro funzionario. Ai rappresentanti delle associazioni e dei comitati è stata consegnata una lettera nella quale viene formalmente richiesto al Prefetto Pansa di fungere da intermediario tra i proprietari delle case da abbattere e i vertici politici.

Le manifestazioni contro l’abbattimento delle case abusive sono una questione di lunga data in Campania, dove molti cittadini vivono con l’incubo di perdere la propria abitazione.

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