Napoli. cambiano le regole per l’occupazione del suolo pubblico. Modificato regolamento per la presentazione delle domande

La Giunta comunale ha individuato quattro tipi di dehor per gli esercizi commerciali e ha modificato il regolamento per la presentazione delle domande

Occupazione di suolo pubblico, il Comune di Napoli cambia le regole, semplifica la modalità di presentazione dell’istanza e apre alle opere compensative per chi ottiene l’autorizzazione nell’area Unesco del centro storico. La Giunta, su proposta dell’assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, ha recepito nel “Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico antistante gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di vendita al dettaglio di prodotti alimentari confezionati e/o artigianali” il Disciplinare (approvato dalla Giunta nel luglio 2023) redatto a seguito dello studio condotto dal tavolo scientifico. Sono state definite specifiche regole tecniche ed estetiche per i dehor, a cui gli esercenti dovranno attenersi.

I tipi di dehors

Il regolamento individua quattro macro tipologie di dehor, distinte in base al tipo di attrezzatura impiegata e all’impatto sullo spazio pubblico:

Tipo A: allestimenti con arredi di base senza elementi di copertura.
Tipo B: allestimenti di tipo A con elementi complementari di copertura (ombrelloni e tende).
Tipo C: allestimenti di tipo A con eventuali chiusure superiori stabili, sistemi di delimitazione e/o elementi di livellamento con possibilità di chiusura su tre lati.
Tipo D: allestimenti di tipo A con struttura chiusa su più lati fino alla linea di gronda dell’elemento di copertura rigido.

I dehor di tipo C e D dovranno rispettare le norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche e risultare accessibili alle persone con limitata capacità motoria. Altra importante novità contenuta nel regolamento è costituita dai Progetti integrati d’ambito, strumenti mirati a definire regole specifiche, per spazi urbani omogenei, che contengano elementi progettuali migliorativi finalizzati a valorizzare la qualità urbana. Un processo di pianificazione, questo, aperto al contributo degli stessi esercenti che potranno presentare proposte allo Sportello unico per le Attività produttive.

Presentare l’istanza

Con la delibera, inoltre, è stata operata una semplificazione delle modalità informatizzate di presentazione dell’istanza per ottenere la concessione di suolo pubblico, che conterrà anche maggiori indicazioni per una corretta valutazione delle richieste. Viene poi introdotta una disciplina innovativa in merito alle possibilità di occupare aree destinate alla sosta a pagamento in carreggiata esclusivamente nel caso in cui non ci sia possibilità di occupazione su marciapiede. Le strutture all’aperto degli esercizi commerciali potranno essere collocate solo negli stalli antistanti l’attività e comunque non dovranno occupare più del 10 per cento degli stalli presenti. In questo caso è previsto il pagamento del mancato introito per la sosta. L’elenco delle strade in cui sarà possibile installare dehor negli stalli per la sosta sarà definito dalle singole Municipalità.

Opere di pubblico interesse

“Questo testo – spiegano dall’assessorato – nasce da un confronto fatto nei mesi passati con le associazioni di categoria, è stato anche discusso nella commissione competente. E ora ricomincia l’iter di approvazione in Consiglio comunale. Ci sono alcune novità tra cui per esempio i Piani Integrati d’Ambito, poi per la prima volta si introduce uno strumento di pianificazione per le occupazioni che, da un lato consentirà di tutelare le aree della città offrendo anche un impatto visivo armonico, dall’altro offrirà ai commercianti il vantaggio di avere occupazioni più stabili. È prevista poi la realizzazione di opere di pubblico interesse da parte dei commercianti come compensazione per il rilascio delle autorizzazioni. Anche la modalità di presentazione della domanda viene semplificata attraverso l’adozione di un unico titolo amministrativo. Altro elemento di assoluta rilevanza è la disciplina relativa alle aree Unesco. Occorrerà infatti dare indicazioni sull’uso dei materiali installati, le cromie e tutti i vari elementi di arredo con l’obiettivo di garantire la necessaria compatibilità con i beni monumentali e architettonici”.

Le criticità

A rileggere la nota del Comune di Napoli, ciò che si evince è che l’Amministrazione voglia proseguire sulla strada della collaborazione pubblico-privato. Non avendo la possibilità di curare a pieno il decoro urbano per limiti economici, chiederà a chi riceve le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico di realizzare opere compensative. Nel testo non si fa menzione alla possibilità di ridurre l’occupazione di suolo che dai tempi del Covid, quando ci fu una sorta di liberalizzazione per evitare assembramenti nei luoghi chiusi, ha trasformato la città in un enorme bar all’aperto. Come se non bastasse, la proposta della Giunta prevede occupazione anche sugli stalli di parcheggio, una prospettiva che toglierebbe i già pochi posti auto pubblici nella zona del centro e dove i garage privati hanno raggiunto tariffe anche di 7-8 euro all’ora.

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